Claudio Francisci senatore del Campionato Sport Prototipi
Il forte pilota romano resta fedele alla serie tricolore ed alla Lucchini Alfa Romeo 3.0 V6 di CN4. Dopo i test invernali, la prima uscita sarà in occasione della terza tappa di scena ad Imola
Si può essere eletti Senatori della Repubblica dopo aver compiuto 40 anni o magari essere nominati per decreto presidenziale per altissimi meriti.
In un ideale Senato dell'Automobilismo Italiano, Claudio Francisci vi entrerebbe allora di diritto, con un primato supremo e quasi esclusivo di oltre 50 anni di corse automobilistiche.
Quelli iniziati nell'epoca più temeraria, vissuta, tra l'altro, da protagonista, rispettato e temuto anche in campo internazionale.
Scorrendo le cronache e le classifiche dell'epoca, lo si ritrova in Formula 3, dove è vice-campione italiano nel 1970 ed in Formula 2, in un mucchio selvaggio dove si sgomitava con fuoriclasse del calibro di Ronnie Peterson, Niki Lauda, Francois Cevert, James Hunt, Jean-Pierre Jarier, Graham Hill o Jody Scheckter.
Poi, dalla metà degli anni settanta, il passaggio negli Sport Prototipi, una categoria alla quale resta fedele ancora oggi.
E sfoggiando un talento ed una classe intatti, come dimostrato anche lo scorso anno a Vallelunga dove ha colto la strepitosa vittoria di gara 1.
Un ritorno sul gradino più alto del podio, sfiorato anche prima, come a Varano 2014 dove è retrocesso d'ufficio e che giunge dopo l'ultimo successo conquistato a Misano nel 2003 davanti alla giovanissima Francesca Pardini, già laureatasi Campione Italiano nello stesso anno.
Ma ora è tempo di pensare alla prossima stagione, anche se per Francisci partirà solo alla terza tappa.
"A Misano e Monza non ci sarò - spiega il pilota romano - Io corro per divertirmi ed in una pista come Misano, non mi diverto. Non mi dà alcuna emozione. A Monza, invece, le sollecitazioni sono enormi e non voglio pregiudicare il resto della stagione. Meglio partire con il piede giusto. Imola va benissimo. Certo sarà già il terzo appuntamento, ma lì davvero mi diverto e posso veramente godermi la guida. Poi Magione, Vallelunga e Mugello sono piste ideali per me".
"Comunque non mi farò trovare impreparato. Già a novembre ho svolto una giornata di test a Magione. Con Ranieri Randaccio ed i tecnici della SCI abbiamo voluto sperimentare alcune nuove soluzioni anche sulla sua vettura. Continuerò i test anche nelle prossime settimane. È importante perché è un modo per tenermi sempre in allenamento. Resto fedele alla mia Lucchini Alfa Romeo 3.0 V6 di CN4. È una vettura che può dire ancora tanto e peraltro lo scorso anno siamo stati sempre competitivi. Abbiamo anche migliorato i tempi registrati la stagione precedente sulle stesse piste".
2016-02-02
In un ideale Senato dell'Automobilismo Italiano, Claudio Francisci vi entrerebbe allora di diritto, con un primato supremo e quasi esclusivo di oltre 50 anni di corse automobilistiche.
Quelli iniziati nell'epoca più temeraria, vissuta, tra l'altro, da protagonista, rispettato e temuto anche in campo internazionale.
Scorrendo le cronache e le classifiche dell'epoca, lo si ritrova in Formula 3, dove è vice-campione italiano nel 1970 ed in Formula 2, in un mucchio selvaggio dove si sgomitava con fuoriclasse del calibro di Ronnie Peterson, Niki Lauda, Francois Cevert, James Hunt, Jean-Pierre Jarier, Graham Hill o Jody Scheckter.
Poi, dalla metà degli anni settanta, il passaggio negli Sport Prototipi, una categoria alla quale resta fedele ancora oggi.
E sfoggiando un talento ed una classe intatti, come dimostrato anche lo scorso anno a Vallelunga dove ha colto la strepitosa vittoria di gara 1.
Un ritorno sul gradino più alto del podio, sfiorato anche prima, come a Varano 2014 dove è retrocesso d'ufficio e che giunge dopo l'ultimo successo conquistato a Misano nel 2003 davanti alla giovanissima Francesca Pardini, già laureatasi Campione Italiano nello stesso anno.
Ma ora è tempo di pensare alla prossima stagione, anche se per Francisci partirà solo alla terza tappa.
"A Misano e Monza non ci sarò - spiega il pilota romano - Io corro per divertirmi ed in una pista come Misano, non mi diverto. Non mi dà alcuna emozione. A Monza, invece, le sollecitazioni sono enormi e non voglio pregiudicare il resto della stagione. Meglio partire con il piede giusto. Imola va benissimo. Certo sarà già il terzo appuntamento, ma lì davvero mi diverto e posso veramente godermi la guida. Poi Magione, Vallelunga e Mugello sono piste ideali per me".
"Comunque non mi farò trovare impreparato. Già a novembre ho svolto una giornata di test a Magione. Con Ranieri Randaccio ed i tecnici della SCI abbiamo voluto sperimentare alcune nuove soluzioni anche sulla sua vettura. Continuerò i test anche nelle prossime settimane. È importante perché è un modo per tenermi sempre in allenamento. Resto fedele alla mia Lucchini Alfa Romeo 3.0 V6 di CN4. È una vettura che può dire ancora tanto e peraltro lo scorso anno siamo stati sempre competitivi. Abbiamo anche migliorato i tempi registrati la stagione precedente sulle stesse piste".
2016-02-02