JACOPO FACCIONI CAMPIONE ITALIANO PROTOTIPI 2013
Domenica 20 ottobre a Monza si è concluso il Campionato Italiano Prototipi che ha assegnato a Jacopo Faccioni ben due titoli di Campione Italiano : Campione Assoluto 2013, Campione CN2 2013.
Faccioni aggiunge anche questi titoli a quelli che aveva vinto nel 2005 nel campionato Gloria , nel 2008 e nel 2009 nel Campionato Italiano Prototipi CN2.
Risulta ininfluente l’appello presentato per il risultato della gara di Varano la cui classifica è tutt’ora sub judice, ma che potrebbe assegnare ulteriori punti superando la soglia dei 200 a favore del romagnolo. Nel tempio della velocità a Monza il pilota forlivese, sempre supportato da Scuderia N.T. in tutta la sua carriera agonistica, è nuovamente approdato al podio in gara 1 ; in gara 2, visto il risultato del suo diretto avversario, poteva anche non prender punti, ne ha guadagnati altri 5 che potrebbero essere arricchiti di ulteriori 6 per il risultato di Varano de’ Melegari .
Ore 10,40 di domenica 20 ottobre partenza della prima gara della giornata; alla prima curva Jacopo subisce un contatto che gli rovina in modo evidente il cofano anteriore nella bagare iniziale. Sul circuito brianzolo la perfetta efficienza aerodinamica è fondamentale e il distacco di due punti di fissaggio , la rottura di una bandella laterale, gli squarci che permettono all’aria di incunearsi sotto il cofano fanno rischiare la perdita dello stesso e penalizzano fortemente Jacopo Faccioni che è stato costretto a guidare per tutta la gara con una sola mano, mentre l’atra era impegnata a trattenere il cofano danneggiato . Uboldi, l’avversario diretto per il titolo, in uno dei suoi ormai abituali contatti, si autoelimina facendo svanire le ormai deboli possibilità di vittoria. Risultato : il romagnolo terzo, il comasco fuori. Gara 2 parte alle 16,50 come ultimo appuntamento del ricchissimo programma giornaliero e con il rischio pioggia che dalla mattinata aleggiava su Monza ormai svanito. Faccioni deve solo fare i conti con la calcolatrice. La seconda fila in griglia di partenza – quarta posizione- gli permette di controllare il suo avversario il quale per avere un barlume di speranza di aggiudicarsi il titolo deve vincere la gara, fare il giro veloce e sperare che Faccioni finisca nelle retrovie, ma ciò non accade e con il sesto posto ( peggior risultato stagionale), fortemente voluto per rimanere fuori dalla zona a rischio, il titolo di Campione Italiano Prototipi è del forlivese.
L’amarezza del lariano , che qualcuno ha battezzato l’eterno secondo (è il quarto anno consecutivo che questo è il suo piazzamento in campionato), e la gioia del romagnolo sono i due volti dei sentimenti dopo le 18 gare della stagione.
Dice Jacopo Faccioni : “E’ stata una stagione ricca di polemiche alimentate da strane situazioni, ma anche da appassionanti duelli che si sono risolti a mio favore. Ho cominciato a correre nei kart a 9 anni e da allora non ho più abbandonato le quattro ruote; ho sempre corso con la Scuderia N.T. il che mi ha permesso , nel bene e nel male di affiatarci sempre di più , quando espongo le mie sensazioni sono compreso al volo creando in questo modo un punto di forza a nostro favore.
E’ sempre doveroso ringraziare tutti coloro che anno contribuito al successo, ma c’è una persona in particolare che ha speso tutte le energie possibili e ci ha creduto ogni giorno, con arrabbiature, invenzioni , caparbietà, notti insonni, interventi che a volte giudicavo impossibili e la determinazione di chi non può vivere senza l’agonismo delle gare , il responsabile tecnico della Scuderia N.T. : Naldi Fabio. A volte si è riusciti a fare degli interventi sull’auto che il tempo a disposizione ci negava , con i complimenti degli altri team. – vedasi nella gara di Misano e con la conquista della pole con un solo giro lanciato. Prima di Monza ho sostenuto che sarebbe stato un campionato che poteva decidersi all’ultima curva dell’ultima gara. Al primo giro di gara 1 Uboldi è transitato primo sul traguardo ed io solo decimo a causa di un contatto; se fosse finita così per me sarebbe stato complicato , ma un po’ per volta sono risalito fino alla terza posizione con il mio avversario fuori. In gara 2 tutto è filato molto più tranquillo ed ho solo amministrato. E’ venuto a complimentarsi con me Enzo Osella ,ex formula 1. il costruttore dell’auto con cui ho vinto, il quale in piemontese mi ha detto che il Signore paga tardi, ma quando paga elargisce a piene mani. Ora ci godiamo questa condizione di numero uno” .
Tutti i membri del team all’unisono commentano “ Non è mai facile conquistare un risultato prestigioso come un titolo tricolore, questo è frutto dell’armonia che regna all’interno della squadra, della volontà di non lasciare nulla al caso, della caparbietà nel cercare il risultato, dell’impegno ed anche delle prove di soluzioni e materiali inediti; non meno importanti sono gli ausili tecnici ottenuti dalle aziende fornitrici e fondamentali gli aiuti economici di chi ha creduto nel veicolo pubblicitario delle gare automobilistiche. Qualche boccone amaro lo abbiamo inghiottito, ma in una intera stagione non sempre tutto può filare liscio, compresi gli episodi incomprensibili ; anche gli avversari ci hanno dato del filo da torcere e nell’arco della stagione in cinque sono saliti sul gradino più alto del podio, con vittorie a volte rocambolesche come quella di Franciacorta. I campionati si vincono d’inverno – nella preparazione dell’auto - ; per noi è stato il contrario il campionato si è vinto d’estate, utilizzando la pausa estiva per migliorare sensibilmente il mezzo. Qualche mese di pausa ora serve per riflettere sul futuro.”
2014-09-04
Risulta ininfluente l’appello presentato per il risultato della gara di Varano la cui classifica è tutt’ora sub judice, ma che potrebbe assegnare ulteriori punti superando la soglia dei 200 a favore del romagnolo. Nel tempio della velocità a Monza il pilota forlivese, sempre supportato da Scuderia N.T. in tutta la sua carriera agonistica, è nuovamente approdato al podio in gara 1 ; in gara 2, visto il risultato del suo diretto avversario, poteva anche non prender punti, ne ha guadagnati altri 5 che potrebbero essere arricchiti di ulteriori 6 per il risultato di Varano de’ Melegari .
Ore 10,40 di domenica 20 ottobre partenza della prima gara della giornata; alla prima curva Jacopo subisce un contatto che gli rovina in modo evidente il cofano anteriore nella bagare iniziale. Sul circuito brianzolo la perfetta efficienza aerodinamica è fondamentale e il distacco di due punti di fissaggio , la rottura di una bandella laterale, gli squarci che permettono all’aria di incunearsi sotto il cofano fanno rischiare la perdita dello stesso e penalizzano fortemente Jacopo Faccioni che è stato costretto a guidare per tutta la gara con una sola mano, mentre l’atra era impegnata a trattenere il cofano danneggiato . Uboldi, l’avversario diretto per il titolo, in uno dei suoi ormai abituali contatti, si autoelimina facendo svanire le ormai deboli possibilità di vittoria. Risultato : il romagnolo terzo, il comasco fuori. Gara 2 parte alle 16,50 come ultimo appuntamento del ricchissimo programma giornaliero e con il rischio pioggia che dalla mattinata aleggiava su Monza ormai svanito. Faccioni deve solo fare i conti con la calcolatrice. La seconda fila in griglia di partenza – quarta posizione- gli permette di controllare il suo avversario il quale per avere un barlume di speranza di aggiudicarsi il titolo deve vincere la gara, fare il giro veloce e sperare che Faccioni finisca nelle retrovie, ma ciò non accade e con il sesto posto ( peggior risultato stagionale), fortemente voluto per rimanere fuori dalla zona a rischio, il titolo di Campione Italiano Prototipi è del forlivese.
L’amarezza del lariano , che qualcuno ha battezzato l’eterno secondo (è il quarto anno consecutivo che questo è il suo piazzamento in campionato), e la gioia del romagnolo sono i due volti dei sentimenti dopo le 18 gare della stagione.
Dice Jacopo Faccioni : “E’ stata una stagione ricca di polemiche alimentate da strane situazioni, ma anche da appassionanti duelli che si sono risolti a mio favore. Ho cominciato a correre nei kart a 9 anni e da allora non ho più abbandonato le quattro ruote; ho sempre corso con la Scuderia N.T. il che mi ha permesso , nel bene e nel male di affiatarci sempre di più , quando espongo le mie sensazioni sono compreso al volo creando in questo modo un punto di forza a nostro favore.
E’ sempre doveroso ringraziare tutti coloro che anno contribuito al successo, ma c’è una persona in particolare che ha speso tutte le energie possibili e ci ha creduto ogni giorno, con arrabbiature, invenzioni , caparbietà, notti insonni, interventi che a volte giudicavo impossibili e la determinazione di chi non può vivere senza l’agonismo delle gare , il responsabile tecnico della Scuderia N.T. : Naldi Fabio. A volte si è riusciti a fare degli interventi sull’auto che il tempo a disposizione ci negava , con i complimenti degli altri team. – vedasi nella gara di Misano e con la conquista della pole con un solo giro lanciato. Prima di Monza ho sostenuto che sarebbe stato un campionato che poteva decidersi all’ultima curva dell’ultima gara. Al primo giro di gara 1 Uboldi è transitato primo sul traguardo ed io solo decimo a causa di un contatto; se fosse finita così per me sarebbe stato complicato , ma un po’ per volta sono risalito fino alla terza posizione con il mio avversario fuori. In gara 2 tutto è filato molto più tranquillo ed ho solo amministrato. E’ venuto a complimentarsi con me Enzo Osella ,ex formula 1. il costruttore dell’auto con cui ho vinto, il quale in piemontese mi ha detto che il Signore paga tardi, ma quando paga elargisce a piene mani. Ora ci godiamo questa condizione di numero uno” .
Tutti i membri del team all’unisono commentano “ Non è mai facile conquistare un risultato prestigioso come un titolo tricolore, questo è frutto dell’armonia che regna all’interno della squadra, della volontà di non lasciare nulla al caso, della caparbietà nel cercare il risultato, dell’impegno ed anche delle prove di soluzioni e materiali inediti; non meno importanti sono gli ausili tecnici ottenuti dalle aziende fornitrici e fondamentali gli aiuti economici di chi ha creduto nel veicolo pubblicitario delle gare automobilistiche. Qualche boccone amaro lo abbiamo inghiottito, ma in una intera stagione non sempre tutto può filare liscio, compresi gli episodi incomprensibili ; anche gli avversari ci hanno dato del filo da torcere e nell’arco della stagione in cinque sono saliti sul gradino più alto del podio, con vittorie a volte rocambolesche come quella di Franciacorta. I campionati si vincono d’inverno – nella preparazione dell’auto - ; per noi è stato il contrario il campionato si è vinto d’estate, utilizzando la pausa estiva per migliorare sensibilmente il mezzo. Qualche mese di pausa ora serve per riflettere sul futuro.”
2014-09-04