RR CUP 2014 - Si recupererà il 6 settembre ad Imola la gara non disputata a Misano

Le qualificazioni di Misano hanno confermato le qualità della nuova formula
Trentadue i piloti al via nella 600, addirittura ben trentotto nella 1000 con prestazioni di altissimo livello e sostanziale equilibrio tra i vari gruppi di concorrenti. Nella classe inferiore la pole position è stata ottenuta dal giovane romagnolo Massimiliano Spedale (Yamaha), iscritto come wild card, che ha fatto segnare un 1’42”640 che, per appena 12 millesimi, gli ha consentito di tenersi alle spalle il lucano Michele Cloroformio (Yamaha). Da notare che alle
qualità della inedita RR Cup, la vera novità nel
panorama 2014 della velocità nazionale.
Trentadue i piloti al via nella 600, addirittura ben trentotto nella 1000
con prestazioni di altissimo livello e sostanziale equilibrio tra i vari
gruppi di concorrenti.
Nella classe inferiore la pole position è stata ottenuta dal giovane
romagnolo Massimiliano Spedale (Yamaha), iscritto come wild card, che ha
fatto segnare un 1’42”640 che, per appena 12 millesimi, gli ha consentito di
tenersi alle spalle il lucano Michele Cloroformio (Yamaha). Da notare che
alle spalle dei primi due, compresi in appena più di un secondo, si sono
raggruppati ben cinque piloti e cioè Luigi Brignoli (MV Agusta) e Andy
Rossi, Stefano Togni, Andrea Cressoni e Luca Ottaviani, questi ultimi tutti
su Yamaha.
Ancora più equilibrata e quindi promettente sotto il profilo dello
spettacolo la top class: alle spalle del poleman Emanuel Vallazza (Kawasaki,
1’40”4) si trovano infatti addirittura nove piloti in un secondo e cioè,
nell‘ordine, Marco Ferroni ed Alessandro Rossi su Kawasaki, poi Marco Caspon
e Paolo Mauri su Ducati, Roberto Iaquinta e Cristian Serri su BMW, e infine
Ettore Carminati, Harald Lantschner e David Vieider su Kawasaki.
Il ritmo elevatissimo della 1000 è risultato molto gradito a tutti i piloti
e anche campioni e aficionados del Trofeo
Amatori, come Alberto Arghittu,
Mario Guarracino, Yuri Vacondio, Massimiliano Storai, Fabio Iannello e
altri, proiettati improvvisamente dalle primissime posizioni a quelle di
immediato rincalzo, hanno espresso soddisfazione per l’incremento delle
prestazioni e per la competitività che ha acquistato la formula.
La Racing Riders Cup si propone come evoluzione del Trofeo Italiano Amatori
di cui mantiene una caratteristica fondamentale, la soglia di sbarramento
dei tempi fissata in 1’58” per la classe 600 e 1’57” per la classe 1000 (con
possibilità di un ulteriore secondo di tolleranza), avendo come riferimento
il Mugello.
Tale limite esclude la presenza di piloti che possano stravolgere le
caratteristiche di equilibrio del trofeo ma ha aperto la porta a conduttori
che, proprio nell’ambito del campionato Amatori, avevano sensibilmente
migliorato le proprie performance o a driver particolarmente qualificati,
confluiti verso la formula ideata da Daniele Alessandrini da altri trofei
nazionali.
A supportare prestazioni così significative anche la scelta dei pneumatici,
la monogomma Metzeler Racetec Interact K1 per la classe 600, con la facoltà
di scegliere al posteriore tra il 180/55 oppure 180/60, e la monogomma
Pirelli Diablo Supercorsa SC1 per la classe 1000 con l’opzione per il
pneumatico posteriore delle
misure 200/55 in mescola SC1 o 190/55 in mescola
SC2. Con tale scelta sono stati messi a disposizione dei concorrenti i
pneumatici più performanti che si possano trovare liberamente sul mercato.
Ciliegina sulla torta, il warm up della domenica mattina, esigenza sentita
dai piloti in grado di esprimere le migliori prestazioni e che ha trovato
puntuale accoglienza nel programma dei cinque round della Coppa Italia.
2014-05-13 - 4331