Gran Premio di Germania Qualifica Sachsenring
Takaaki Nakagami Claudio Corti
Diciannovesima e ventunesima posizione per Corti e Nakagami, su una pista all'inizio completamente bagnata, e che poi si è andata parzialmente asciugando. Condizioni che hanno reso difficile leggere come condurre la sessione. Claudio Corti (1'36”386 - 19°) “Facciamo fatica a trovare il set-up giusto. Sul bagnato, all'inizio le cose non andavano male. Man mano che la pista si è asciugata, abbiamo peggiorato. In alcune occasioni, e specialmente nel T4, ho trovato parecchio traffico. Sono convinto che, con la pista solo un po' più libera, avremmo potuto essere più veloci: non penso di esagerare, se dico anche di un secondo. Ieri abbiamo provato la soluzione della moto corta, che però è risultata molto nervosa, e non concedeva il minimo errore. Adesso abbiamo adottato una via di mezzo”. Claudio Macciotta (Responsabile tecnico Corti): “Non siamo assolutamente contenti. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Sono state prove difficili, domani cercheremo di fare una gara come ci aspettiamo si possa fare, anche se sarà molto difficile. La magia, in queste condizioni, esiste se può farla il pilota al primo o secondo giro. Abbiamo una finestra precisa entro cui muoverci per preparare la moto per domani”. Takaaki Nakagami (1'36”461 - 21°) “Condizioni meteo molto difficili, che sono migliorate nell'ultima parte della sessione. Si andava più veloci di momento in momento, ed ero incerto se rientrare e modificare il set-up, oppure continuare a girare e migliorare sempre più il feeling con la moto. Ho scelto al seconda soluzione, rientrando solo più tardi per variare l'assetto in modo da guadagnare maggiormente in curva. Alla fine, con una linea asciutta obbligata, ho cercato di abbassare i tempi. Ci aspetta una riunione tecnica per esaminare lo stato delle cose, e capire come migliorare. Non sono contento della prestazione, anche perché questo è un circuito nel quale superare è difficile, e partire nella seconda parte della griglia mi complicherà la vita”. Pierluigi Aldrovandi (Responsabile tecnico Nakagami) “Quello che mi preoccupa è che non abbiamo veri punti di forza su cui Takaaki possa contare per sorpassare. Mentre sull'asciutto abbiamo trovato uno spiraglio, sul bagnato no, e non abbiamo raggiunto il rendimento che volevamo. Ho l'impressione che quasi tutti noi che abbiamo la stessa moto abbiamo faticato a capire come comportarci. Un vero peccato, perché dopo il terzo turno di libere il pilota era molto carico”. Luigi Pansera (Team manager) “In parte, credo sia la classica ansia da prestazione. Tirando le somme, però, posso solo dire che sono mancati i fatti. Da parte mia, continuo a credere nei nostri piloti, attorno a cui abbiamo costruito questa realtà”.
2017-08-05
2017-08-05