Pirro e Calia concedono il bis, Michelin domina il primo week end del CIV 2016

Michelin si impone anche nel National Trophy cl. 600 con Mitia Emili
La Superbike tricolore si apre come non mai nel segno di Michelin. A Vallelunga, in un week end tartassato dal maltempo, la squadra ufficiale del Bibendum conquista due vittorie, entrambe con Pirro (Ducati – Barni Racing), due secondi posti con Kevin Calia (Aprilia – Nuova M2 Racing), al debutto con due nuove coperture, ottiene – ancora con Pirro – il giro più veloce in entrambi i round e monopolizza la testa di una classifica già singolarmente allungata.
Con due gare bagnate e su una pista sempre al limite della praticabilità, la Michelin conferma dunque la sua nettissima superiorità sotto la pioggia, scompaginando i pronostici che volevano la top class del CIV 2016 particolarmente equilibrata.
Dopo una mattinata della domenica tiepida e con il sole che si alterna a rapidi passaggi di nuvole, su Vallelunga inizia a piovere circa un’ora prima della partenza della Superbike. Per tutti quindi gomme rain e gara ridotta da 16 a 14 giri.
Calia è velocissimo allo start e nelle prime battute precede Baiocco (Ducati), De Rosa (BMW), che scivola però dopo poche curve, Pirro e Canepa (Yamaha). Nel corso della prima tornata cade anche l’altro ufficiale-Michelin Simone Saltarelli (Aprilia – L.R. Corse) che, dopo essere scattato molto bene ed aver subito recuperato alcune posizioni, incappa in un high side al Semaforo ed è costretto all’abbandono. Calia non molla e guida con autorevolezza per i primi tre giri precedendo Pirro e Denni Schiavoni (BMW), che nel frattempo ha rilevato la terza posizione di Baiocco ed è seguito da Canepa, Ferrari (BMW) e Salvadori (Aprilia).
Poi Pirro attacca, passa a condurre e, come riesce a fare spesso, incrementa subito il proprio margine sugli inseguitori. Al settimo giro il campione in carica ha già sette secondi di vantaggio su Calia che, a sua volta, tiene a distanza Schiavoni mentre sensibilmente più distaccati sono Canepa, Ferrari e Salvadori.
Intanto l’altro pilota ufficiale Michelin Ivan Goi (Ducati – Barni racing), dopo essere stato toccato dalla moto di Saltarelli che scivola sull’asfalto, tenta di rimontare ma, quando è decimo, accusa un guasto al freno anteriore che lo costringe ad una fermata ai box; l’altro pilota gommato corporate, Roberto Tamburini (Aprilia – Nuova M2 Racing), naviga intorno alle prime quindici posizioni, cercando la migliore intesa con il proprio pacchetto moto – gomme.
Tra la decima e l’undicesima tornata la pioggia aumenta improvvisamente di intensità, si manifesta il pericolo di olio in pista e Ferrari rimane vittima di una spettacolare caduta: la concomitanza di queste cause induce la direzione di gara ad esporre la bandiera rossa, decisione ampiamente condivisa. Vince dunque Pirro precedendo nell’ordine Calia, Schiavoni, Canepa e Ferrari. Tamburini è 14°, Goi 17°, Saltarelli ritirato.
Roberto Venesia (Servizio Competizione Moto Michelin): “Siamo anzitutto soddisfatti della supremazia espressa anche nella gara di domenica, disputata in condizioni simili a quelle del primo round, e della conferma del valore di Pirro e Calia. Siamo invece dispiaciuti per la caduta di Saltarelli, che gli ha negato un buon risultato, e per il problema tecnico di Goi, in rimonta dopo alcuni giri cauti e proiettato verso posizioni migliori. Anche oggi ci sono numerosi riscontri tecnici che ci danno ragione: oltre ai risultati, da considerare, per esempio, che Calia ha stabilito il suo giro più veloce quando la pioggia era diventata più battente, segno di fiducia ed elevata competitività degli pneumatici. La Superbike tricolore si conferma quest’anno di livello molto alto, con numerosi piloti in grado di competere per la vittoria. Alla soddisfazione generale contribuiscono i risultati che vengono dal National Trophy, sia la vittoria di Emili sia il piazzamento di Traversaro, che ha veramente sfiorato il podio”.
Michele Pirro (Ducati – Barni Racing): “Naturalmente sono molto contento, meglio di così il campionato non si può aprire, poi tutto ha funzionato al meglio, sono venuti tanti miei fans a sostenermi e per chi, come me, porta le insegne delle Fiamme Oro vincere a Roma, dove c’è il Ministero dell’Interno, regala un motivo di orgoglio in più. Magari avrei voluto correre sull’asciutto, il warm up della mattina era stato molto positivo e mi sentivo a posto, comunque è andata bene. La pista era più bagnata di ieri, all’inizio non ho voluto rischiare, poi ho trovato la necessaria fiducia per allungare e nella seconda parte ho amministrato, fino alla bandiera rossa che ci ha fermato”.
Kevin Calia (Aprilia – Nuova M2 Racing): “Peccato per la pioggia forte perché quando la gara è stata interrotta stavo aumentando il mio ritmo. La decisione è stata comunque giusta, la visibilità si era già molto ridotta. Anch’io avrei voluto correre con l’asciutto, perché anche per me il warm-up sull’asciutto era stato molto positivo. Comunque avevo più feeling di ieri nei primi giri e guidavo bene. Quando Michele mi ha passato non ho potuto tenere il suo passo, in alcuni tratti lo vedevo molto sicuro. Dieci giri sono pochi, volevo provare le gomme sulla lunga distanza, comunque il campionato è iniziato bene, sono molto soddisfatto”.
Roberto Tamburini (Aprilia – Nuova M2 Racing): “Rispetto alla gara di sabato non è cambiato praticamente nulla, continuo a fare esperienza con questo nuovo pacchetto e d’altra parte, non sentendomi ancora sicuro, non avrei potuto neanche rischiare di più”.
Ivan Goi (Ducati – Barni Racing): “Nel primo giro sono stato toccato dalla moto di Saltarelli, sono dovuto uscire fuori pista ed ho perso terreno; ho recuperato subito numerose posizioni e anche dopo la sosta ai box provavo comunque a risalire. Naturalmente non sono soddisfatto del risultato ma almeno abbiamo risolto i problemi di assetto che mi hanno rallentato in tutto il week end. Quindi guardo con fiducia al futuro”.
Simone Saltarelli (Aprilia – L.R. Corse): “Mi sentivo veramente a posto, sono partito bene e ho recuperato subito alcune posizioni, poi sono arrivato alla curva del Semaforo e, senza un motivo apparente, la moto si è imbizzarrita e mi ha lanciato in un high-side. Ho tentato anche di ripartire ma nella caduta si è spezzato il manubrio. Peccato, ero convinto di poter lottare per quel podio che nel primo round mi è sfuggito per poco”.
Nel bilancio ampiamente positivo della giornata occupa un posto di assoluto rilievo il successo conquistato dal triestino Mitia Emili nel secondo round del National Trophy, classe 600. In sella alla Honda – Tecnobike gommata Michelin, Emili ha disputato una gara grintosa ed al tempo stesso molto saggia. Partito dall’ottava posizione in griglia (e reduce dal settimo posto nel 1° round, disputato il sabato, dovuto ad una condotta inizialmente un po’ troppo prudente e ad una scivolata), il triestino ha badato a rimanere nel gruppo di testa, evitando la bagarre delle prime battute, poi ha disteso la propria azione, guadagnando un lieve margine sugli avversari, ed infine ha gestito la leadership fino alla bandiera a scacchi. Molto ben assecondato dalla moto e dagli pneumatici, che hanno perfettamente risposto sulla pista asciutta ma non assolata, Emili è secondo in classifica generale e si presenta come uno dei sicuri protagonisti del campionato. Per lui è la seconda vittoria in una settimana con il pacchetto Honda Tecnobike – Michelin dopo essersi imposto la domenica precedente a Franciacorta, nel Trofeo MotoEstate.
E’ arrivato invece ad un passo dal podio, nella classe 1000 del National Trophy, Alessandro Traversaro (Yamaha), anch’egli equipaggiato con pneumatici Michelin. Brillantemente qualificato con il terzo tempo, il velocissimo pilota ligure ha fatto a lungo parte del gruppetto di testa, in lotta per il podio, poi ha leggermente rallentato nel finale, perdendo per poco la terza posizione. La sua prestazione è apparsa comunque molto brillante e promettente per il prosieguo di un campionato affollato e di elevato livello tecnico.
Per entrambi i piloti si tratta oltretutto del risultato ottenuto su una pista poco familiare ed anche a loro meno congeniale.
2017-06-11
Con due gare bagnate e su una pista sempre al limite della praticabilità, la Michelin conferma dunque la sua nettissima superiorità sotto la pioggia, scompaginando i pronostici che volevano la top class del CIV 2016 particolarmente equilibrata.
Dopo una mattinata della domenica tiepida e con il sole che si alterna a rapidi passaggi di nuvole, su Vallelunga inizia a piovere circa un’ora prima della partenza della Superbike. Per tutti quindi gomme rain e gara ridotta da 16 a 14 giri.
Calia è velocissimo allo start e nelle prime battute precede Baiocco (Ducati), De Rosa (BMW), che scivola però dopo poche curve, Pirro e Canepa (Yamaha). Nel corso della prima tornata cade anche l’altro ufficiale-Michelin Simone Saltarelli (Aprilia – L.R. Corse) che, dopo essere scattato molto bene ed aver subito recuperato alcune posizioni, incappa in un high side al Semaforo ed è costretto all’abbandono. Calia non molla e guida con autorevolezza per i primi tre giri precedendo Pirro e Denni Schiavoni (BMW), che nel frattempo ha rilevato la terza posizione di Baiocco ed è seguito da Canepa, Ferrari (BMW) e Salvadori (Aprilia).
Poi Pirro attacca, passa a condurre e, come riesce a fare spesso, incrementa subito il proprio margine sugli inseguitori. Al settimo giro il campione in carica ha già sette secondi di vantaggio su Calia che, a sua volta, tiene a distanza Schiavoni mentre sensibilmente più distaccati sono Canepa, Ferrari e Salvadori.
Intanto l’altro pilota ufficiale Michelin Ivan Goi (Ducati – Barni racing), dopo essere stato toccato dalla moto di Saltarelli che scivola sull’asfalto, tenta di rimontare ma, quando è decimo, accusa un guasto al freno anteriore che lo costringe ad una fermata ai box; l’altro pilota gommato corporate, Roberto Tamburini (Aprilia – Nuova M2 Racing), naviga intorno alle prime quindici posizioni, cercando la migliore intesa con il proprio pacchetto moto – gomme.
Tra la decima e l’undicesima tornata la pioggia aumenta improvvisamente di intensità, si manifesta il pericolo di olio in pista e Ferrari rimane vittima di una spettacolare caduta: la concomitanza di queste cause induce la direzione di gara ad esporre la bandiera rossa, decisione ampiamente condivisa. Vince dunque Pirro precedendo nell’ordine Calia, Schiavoni, Canepa e Ferrari. Tamburini è 14°, Goi 17°, Saltarelli ritirato.
Roberto Venesia (Servizio Competizione Moto Michelin): “Siamo anzitutto soddisfatti della supremazia espressa anche nella gara di domenica, disputata in condizioni simili a quelle del primo round, e della conferma del valore di Pirro e Calia. Siamo invece dispiaciuti per la caduta di Saltarelli, che gli ha negato un buon risultato, e per il problema tecnico di Goi, in rimonta dopo alcuni giri cauti e proiettato verso posizioni migliori. Anche oggi ci sono numerosi riscontri tecnici che ci danno ragione: oltre ai risultati, da considerare, per esempio, che Calia ha stabilito il suo giro più veloce quando la pioggia era diventata più battente, segno di fiducia ed elevata competitività degli pneumatici. La Superbike tricolore si conferma quest’anno di livello molto alto, con numerosi piloti in grado di competere per la vittoria. Alla soddisfazione generale contribuiscono i risultati che vengono dal National Trophy, sia la vittoria di Emili sia il piazzamento di Traversaro, che ha veramente sfiorato il podio”.
Michele Pirro (Ducati – Barni Racing): “Naturalmente sono molto contento, meglio di così il campionato non si può aprire, poi tutto ha funzionato al meglio, sono venuti tanti miei fans a sostenermi e per chi, come me, porta le insegne delle Fiamme Oro vincere a Roma, dove c’è il Ministero dell’Interno, regala un motivo di orgoglio in più. Magari avrei voluto correre sull’asciutto, il warm up della mattina era stato molto positivo e mi sentivo a posto, comunque è andata bene. La pista era più bagnata di ieri, all’inizio non ho voluto rischiare, poi ho trovato la necessaria fiducia per allungare e nella seconda parte ho amministrato, fino alla bandiera rossa che ci ha fermato”.
Kevin Calia (Aprilia – Nuova M2 Racing): “Peccato per la pioggia forte perché quando la gara è stata interrotta stavo aumentando il mio ritmo. La decisione è stata comunque giusta, la visibilità si era già molto ridotta. Anch’io avrei voluto correre con l’asciutto, perché anche per me il warm-up sull’asciutto era stato molto positivo. Comunque avevo più feeling di ieri nei primi giri e guidavo bene. Quando Michele mi ha passato non ho potuto tenere il suo passo, in alcuni tratti lo vedevo molto sicuro. Dieci giri sono pochi, volevo provare le gomme sulla lunga distanza, comunque il campionato è iniziato bene, sono molto soddisfatto”.
Roberto Tamburini (Aprilia – Nuova M2 Racing): “Rispetto alla gara di sabato non è cambiato praticamente nulla, continuo a fare esperienza con questo nuovo pacchetto e d’altra parte, non sentendomi ancora sicuro, non avrei potuto neanche rischiare di più”.
Ivan Goi (Ducati – Barni Racing): “Nel primo giro sono stato toccato dalla moto di Saltarelli, sono dovuto uscire fuori pista ed ho perso terreno; ho recuperato subito numerose posizioni e anche dopo la sosta ai box provavo comunque a risalire. Naturalmente non sono soddisfatto del risultato ma almeno abbiamo risolto i problemi di assetto che mi hanno rallentato in tutto il week end. Quindi guardo con fiducia al futuro”.
Simone Saltarelli (Aprilia – L.R. Corse): “Mi sentivo veramente a posto, sono partito bene e ho recuperato subito alcune posizioni, poi sono arrivato alla curva del Semaforo e, senza un motivo apparente, la moto si è imbizzarrita e mi ha lanciato in un high-side. Ho tentato anche di ripartire ma nella caduta si è spezzato il manubrio. Peccato, ero convinto di poter lottare per quel podio che nel primo round mi è sfuggito per poco”.
Nel bilancio ampiamente positivo della giornata occupa un posto di assoluto rilievo il successo conquistato dal triestino Mitia Emili nel secondo round del National Trophy, classe 600. In sella alla Honda – Tecnobike gommata Michelin, Emili ha disputato una gara grintosa ed al tempo stesso molto saggia. Partito dall’ottava posizione in griglia (e reduce dal settimo posto nel 1° round, disputato il sabato, dovuto ad una condotta inizialmente un po’ troppo prudente e ad una scivolata), il triestino ha badato a rimanere nel gruppo di testa, evitando la bagarre delle prime battute, poi ha disteso la propria azione, guadagnando un lieve margine sugli avversari, ed infine ha gestito la leadership fino alla bandiera a scacchi. Molto ben assecondato dalla moto e dagli pneumatici, che hanno perfettamente risposto sulla pista asciutta ma non assolata, Emili è secondo in classifica generale e si presenta come uno dei sicuri protagonisti del campionato. Per lui è la seconda vittoria in una settimana con il pacchetto Honda Tecnobike – Michelin dopo essersi imposto la domenica precedente a Franciacorta, nel Trofeo MotoEstate.
E’ arrivato invece ad un passo dal podio, nella classe 1000 del National Trophy, Alessandro Traversaro (Yamaha), anch’egli equipaggiato con pneumatici Michelin. Brillantemente qualificato con il terzo tempo, il velocissimo pilota ligure ha fatto a lungo parte del gruppetto di testa, in lotta per il podio, poi ha leggermente rallentato nel finale, perdendo per poco la terza posizione. La sua prestazione è apparsa comunque molto brillante e promettente per il prosieguo di un campionato affollato e di elevato livello tecnico.
Per entrambi i piloti si tratta oltretutto del risultato ottenuto su una pista poco familiare ed anche a loro meno congeniale.
2017-06-11