Gai Rugolo Ferrari 488 si impongono al Mugello in gara 2
Con il quarto successo stagionale Stefano Gai consolida la leadership della Super GT3 PRO. Nelle altre classi successi di Gentili-Cassarà (SGT3), Benucci-Niboli (GT3), Desideri-Necchi (SGT Cup), Pisani-Palazzo (GT Cup), De Castro (GTS
E’ di Gai-Rugolo (Ferrari 488) la vittoria in gara-2 del 4° round del Campionato Italiano Gran Turismo disputato all’autodromo del Mugello. L’equipaggio del Black Bull Swisse Racing ha preceduto la Lamborghini Huracan di Agostini-Zampieri (Antonelli Motorsport) e la vettura gemella di Schirò-Cioci. Nelle altre classi si sono imposti Gentili-Cassarà (SGT3), Benucci-Niboli (GT3), Desideri-Necchi (Super GT Cup), Pisani-Palazzo (GT Cup) e De Castro (GTS). Grazie al quarto successo stagionale, Gai si conferma al comando della classifica Super GT3 PRO a quota 108, precedendo Malucelli e Cheever (91), Frassineti e Beretta (85), Agostini e Zampieri (84), Schirò (83). Ora il campionato si ferma per la pausa estiva e riprenderà a Imola il prossimo 10 settembre.
SUPER GT3: Una vittoria ampiamente meritata quella di Gai-Rugolo, arrivata dopo il quarto posto di gara-1 e al debutto del pilota veneto con i colori del Black Bull Swisse Racing. Al via Rugolo non pativa bene e dalla seconda posizione sulla griglia di partenza scivolava quarto alle spalle di Frassineti, Comandini, Zampieri, mentre al quinto posto si inseriva Cioci davanti a Baruch, Malucelli, Treluyer e Gentili. La gara assumeva subito un ritmo piuttosto sostenuto e a farne le spese era Comandini che al terzo giro, nel difendere la seconda posizione, si toccava con Zampieri ed era costretto ai box per la sostituzione di un cerchio. Al sesto giro la gara veniva neutralizzata per l’ingresso della safety car per togliere la vettura insabbiata di Ishikawa e al restart Zampieri si faceva subito aggressivo nei confronti di Frassineti, bravo, però, a rintuzzare tutti i suoi attacchi. Con il gruppo piuttosto ricompattato, l’apertura della corsia box per i cambi pilota e gli handicap tempo davano ancora più incertezza alla gara e al rientro di tutte le vetture Gai, subentrato a Rugolo, saliva al comando davanti ad Agostini, Beretta, Palma, Ghirelli, Cassarà, Schirò e Cheever, mentre Cerqui recuperava posizioni dalle retrovie. Al 18° giro, brivido per Agostini che nel tentativo di avvicinare Gai si scomponeva esibendosi in un testa coda, mantenendo tuttavia la seconda posizione. Al 23° giro era Schirò a mettersi in evidenza salendo quarto dopo aver scavalcato Ghirelli e Palma, ma quest’ultimo doveva poi soccombere anche a Ghirelli e Palma, scivolando settimo. Al penultimo giro anche Beretta doveva cedere ad uno scatenato Schirò e sotto alla bandiera a scacchi l’equipaggio del Black Bull Swisse Racing non aveva problemi ad aggiudicarsi la gara davanti ad Agostini Zampieri e Schirò-Cioci. Quarti erano Treluyer-Ghirelli che precedevano Malucelli-Cheever, Baruch-Palma e Cassarà-Gentili, primi tra gli equipaggi non professionisti, proprio davanti a Cerqui-Comandini, leader indiscussi della classifica.
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