Zandonà si conferma padrone dei Sette Tornanti

(Radical Pro Sport) e l’altro genovese Stefano Repetto (Fiat Cinquecento). I quattro hanno dato vita ad duello serratissimo, giocato sul filo dei decimi, dato che Polini si è preso la quarta piazza (139,90), Pedrini la quinta (140,60) e Repetto la sesta (140,66). Più staccati, ma vicinissimi fra loro, Gianluca Ticci (Fiat X 1/9) a quota 146,09, Marlock (Gloria 065) a quota 146,52, Marco Riboni (Fiat 127) a quota 146,73 e Filippo Gennari (Renault Clio Rs) a quota 147,41. Tutti in un fazzoletto di decimi. Undicesimo il secondo trentino, Daniele Cristofaro su Formula Arcobaleno. Per quanto concerne i gruppi, Gurschler ha vinto nell’E2 SH, Ticci nell’S, Marlock nell’E2 SS, Riboni nell’E1. Nell’affollato gruppo A si è imposto, come da pronostico, Simone Broggio su Opel Corsa Gsi, uno dei re della specialità (153,31), che può così compiere un balzo in avanti nella classifica del «Trofeo Veneto Trentino», nel quale sta lottando per la leadership con Enrico Zandonà. Al secondo posto si è piazzato Giovanni Balbis su Opel Astra GSI (156,42), al terzo Stefano Ciresola su Renault Clio (156,93). Il gruppo RS ha trovato in Stefano Oss Pegorar su Mini Cooper S Jwc il proprio primattore, il gruppo N in Manuele Stella su Peugeot 106 S16, che ha preceduto Denis Zanfavero su Peugeot 106. Fra le vetture storiche ad imporsi è stato Manuel Gasparini su Autobianchi A112, mentre nella gara di
regolarità turistica il successo è andato a Vito Sandri su Lancia Fulvia HF. «Sapevamo che Alessandro aveva lavorato sodo per migliorare le prestazioni della sua vettura – racconta Enrico Zandonà a fine gara – e la sua prestazione qui sul Bondone lo dimostra. Si tratta di un avversario in più con il quale fare i conti in futuro e questo è molto positivo per l’attrattività di queste gare. Per quanto mi riguarda il quinto successo in sei edizioni non può che farmi piacere, anche perché è una gara che mi piace molto: oggi abbiamo colto il miglior tempo nella prima manche perché è stata quella affrontata con le temperature più basse, dalla seconda è diventato molto caldo e tutto si è complicato per tutti». Poi svela che a breve porterà in gara una nuova vettura. «Quella che guido ora è arrivata al termine del proprio sviluppo, non ha senso investirci ancora. A breve sarà pronta una nuova Cinquecento con motore di derivazione motociclistica e inizierà una nuova avventura». «Sono soddisfatto del secondo posto, perché ci siamo avvicinati molto a Zandonà. – spiega Alessandro Zanoni – Il cambio del motore comincia a dare i frutti attesi, adesso bisogna lavorare sull’assetto in modo da poter scaricare tutti i cavalli sull’asfalto, ma siamo fiduciosi di poter rosicchiare il secondo che ancora ci divide. I tratti più veloci di questa gara mi piacciono moltissimo, la prossima volta
sarebbe bello riuscire a vincere». La Scuderia Trentina manda dunque agli archivi anche questa sesta edizione dello slalom, consapevole del fatto che questa manifestazione si è ormai ritagliata uno spazio fisso nel calendario della specialità e soprattutto dei piloti del Norditalia.
2018-08-06 - 7990