Matteo Luise al Rally Elba Storico ottavo assoluto
Ottavo assoluto, quarto di raggruppamento, terzo di gruppo ed autentico mattatore di classe, quasi due i minuti sul secondo, è l'impressionante score del pilota polesano.
Aveva un conto aperto con la sorte, dal 2017, ed il risultato siglato da Matteo Luise, in occasione del Rally Elba Storico, ha ampiamente riscattato la sfortuna patita dal polesano negli ultimi due capitoli dell'evento valido per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche e per il FIA European Historic Sporting Rally Championship.
L'edizione numero trentuno dell'appuntamento toscano ha visto il pilota di Adria tornare ad esprimersi ad altissimi livelli, dopo un ottimo Rally Alpi Orientali Historic, andando a dominare letteralmente la classe A-J1/2000, in chiave CIRAS, ed E3, in ambito FIA EHSRC, con quasi due minuti di margine su uno dei più quotati rivali alla viglia, il locale Galullo.
Se in classe il portacolori del Team Bassano ha lasciato soltanto le briciole alla concorrenza non da meno è stato il passo dimostrato a livello assoluto, con il gradino più basso del podio in gruppo A, il quarto posto nel 4° raggruppamento e l'ottavo nella classifica finale generale.
Un bottino notevole che rilancia Luise nella massima serie tricolore riservata alle auto storiche.
“Ci tenevamo parecchio a fare bene qui” – racconta Luise – “soprattutto per i due ritiri di quest'anno, avvenuti sull'ultima prova speciale. Hanno lasciato un segno profondo in tutti noi. Dopo l'Alpi Orientali Historic volevamo cancellare il ricordo degli ultimi due Elba ed è andato, finalmente, tutto per il verso giusto. Siamo contenti e soddisfatti. Questo risultato è merito di tutti noi ma molto anche di Melissa, mia moglie e compagna di abitacolo, perchè l'Elba è una gara molto impegnativa per il navigatore. Lei è stata davvero brava, continua a crescere. Aspettiamo l'esposizione delle classifiche ufficiali di campionato, per vedere come siamo messi, ma è abbastanza certo che andremo al Due Valli per cercare di concludere il 2019 in bellezza.”
Tre le giornate elbane di gara, come da tradizione, e sui poco più di tredici chilometri della “Nisporto - Cavo” Luise, in coppia con la moglie Melissa Ferro sulla Fiat Ritmo 130 Abarth gruppo A, rifilava già oltre un secondo al chilometro al locale Galullo. I distacchi in classe, dopo sole due prove, vedevano il polesano al comando, con 24”8 su Galullo ed oltre un minuto su Cochis, condito nell'assoluta dalla dodicesima piazza provvisoria. La seconda frazione, quella del Venerdì, vedeva l'adriese in palla, autore di due noni e due ottavi tempi assoluti che lo facevano entrare nella top ten mentre in classe non c'era più storia. L'ultima tappa, Sabato, si apriva con il settimo sigillo consecutivo, in classe, del pilota di casa Fiat, il quale iniziava ad amministrare la posizione, consentendo a Galullo di segnare il gol della bandiera sulla “Perone”, prima di andare a completare il quadro vincendo anche le ultime due.
“Siamo partiti con le orecchie dritte all'inizio” – sottolinea Luise – “perchè non conoscevamo il potenziale dei nostri avversari. Poi, quando abbiamo messo in sicurezza la classe, ci siamo concentrati sull'assoluta. Ripartire, al Sabato, in mezzo ai macchinoni è una grossa soddisfazione. L'Elba è sempre l'Elba, un fascino che ti strega e ti rapisce ad ogni edizione.”
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Tre le giornate elbane di gara, come da tradizione, e sui poco più di tredici chilometri della “Nisporto - Cavo” Luise, in coppia con la moglie Melissa Ferro sulla Fiat Ritmo 130 Abarth gruppo A, rifilava già oltre un secondo al chilometro al locale Galullo. I distacchi in classe, dopo sole due prove, vedevano il polesano al comando, con 24”8 su Galullo ed oltre un minuto su Cochis, condito nell'assoluta dalla dodicesima piazza provvisoria. La seconda frazione, quella del Venerdì, vedeva l'adriese in palla, autore di due noni e due ottavi tempi assoluti che lo facevano entrare nella top ten mentre in classe non c'era più storia. L'ultima tappa, Sabato, si apriva con il settimo sigillo consecutivo, in classe, del pilota di casa Fiat, il quale iniziava ad amministrare la posizione, consentendo a Galullo di segnare il gol della bandiera sulla “Perone”, prima di andare a completare il quadro vincendo anche le ultime due.
“Siamo partiti con le orecchie dritte all'inizio” – sottolinea Luise – “perchè non conoscevamo il potenziale dei nostri avversari. Poi, quando abbiamo messo in sicurezza la classe, ci siamo concentrati sull'assoluta. Ripartire, al Sabato, in mezzo ai macchinoni è una grossa soddisfazione. L'Elba è sempre l'Elba, un fascino che ti strega e ti rapisce ad ogni edizione.”
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