Michele Mancin alla Cronoscalata Pedavena Croce d'Aune Ferrari 458 Evo
Crocevia chiave per il pilota di Rivà, al via della salita bellunese sulla Ferrari 458 Evo di Gaetani Racing, deciso a chiudere in bellezza una stagione comunque fruttuosa.
Il 2021 doveva essere, sulla carta, un'annata di transizione per Michele Mancin, maggiormente impegnato sul fronte lavorativo, ma i risultati ottenuti nel corso della stagione hanno permesso al portacolori di Gaetani Racing di giocarsi comunque i piani nobili della classifica ed ecco che la Cronoscalata Pedavena - Croce d'Aune si presenta come una succulenta occasione per dare una stoccata che potrebbe rivelarsi determinante.
Il pilota di Rivà infatti giocherà le proprie carte, nella classica salita bellunese, per agguantare una posizione di alto prestigio nell'ambito del Campionato Italiano Velocità Montagna.
Nella massima serie nazionale per la velocità in salita il polesano figura infatti al terzo posto di classe GT Cup, vantando un margine di sole due lunghezze da difendere dagli attacchi di una concorrenza che si presenterà certamente agguerrita e che non farà alcun tipo di sconto.
Nella classifica generale del gruppo GT la top ten, con Mancin attualmente quindicesimo, dista soltanto otto lunghezze ed un buon risultato a Pedavena potrebbe tradursi in un bel balzo.
Con una posta così importante in ballo il ritorno sulla Ferrari 458 Evo della compagine patavina risultava scontato ed il prossimo fine settimana si rinnoverà la sfida sulla rossa di Maranello, forte di uno score targato 2021 che riporta due podi, terzo a Verzegnis e secondo ad Alghero, in altrettante apparizioni e che conferma uno stato di forma solido ed in costante crescita.
“A dire il vero non dovevamo nemmeno essere al via qui” – racconta Mancin – “ma, analizzando la situazione di classifica con Luca Gaetani, ci siamo resi conto che avevamo la possibilità di chiudere a podio nel CIVM. Se ci riuscissimo questo sarebbe il modo migliore per chiudere una stagione che, all'inizio, doveva essere solamente una transizione verso il 2022. Ringrazio quindi tutta la Gaetani Racing, in particolare Luca, per avermi spronato e per l'opportunità che mi sta offrendo. Cercherò di sfruttarla al meglio, per me e per tutti i partners.”
Un matrimonio turbolento, quello di Mancin con la salita di Pedavena, capace di regalare sia grosse soddisfazioni, come la consacrazione a campione italiano nel 2013, ma anche cocenti delusioni, come il ritiro anticipato in una stagione 2018 ricca di bocconi amari da digerire.
Tradizionale il format con la giornata di Sabato 4 Settembre dedicata alle due manche di prova mentre la seguente, Domenica 5 Settembre, sarà incentrata sulle due di gara.
“È la quarta volta che affronto questa salita” – aggiunge Mancin – “e con me porto tanti ricordi belli e qualcuno meno bello. La prima volta fu nel 2012 ma ricordo quella successiva, nel 2013, quando qui avevamo ottenuto i punti necessari a mettere in cassaforte il titolo di campione italiano, tra le millesei di gruppo A. L'ultima volta qui è stata da dimenticare. Tentavamo di riportare a casa il titolo nel CIVM ma ci ritirammo per problemi di varia natura. Si tratta di una gara insidiosa, molto insidiosa dal mio punto di vista personale. Non è per niente semplice e bisogna lavorare parecchio per essere competitivi. Visto quello che ci stiamo giocando abbiamo degli stimoli in più per fare bene e ci proveremo sino all'ultimo metro dell'ultima manche.”
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Un matrimonio turbolento, quello di Mancin con la salita di Pedavena, capace di regalare sia grosse soddisfazioni, come la consacrazione a campione italiano nel 2013, ma anche cocenti delusioni, come il ritiro anticipato in una stagione 2018 ricca di bocconi amari da digerire.
Tradizionale il format con la giornata di Sabato 4 Settembre dedicata alle due manche di prova mentre la seguente, Domenica 5 Settembre, sarà incentrata sulle due di gara.
“È la quarta volta che affronto questa salita” – aggiunge Mancin – “e con me porto tanti ricordi belli e qualcuno meno bello. La prima volta fu nel 2012 ma ricordo quella successiva, nel 2013, quando qui avevamo ottenuto i punti necessari a mettere in cassaforte il titolo di campione italiano, tra le millesei di gruppo A. L'ultima volta qui è stata da dimenticare. Tentavamo di riportare a casa il titolo nel CIVM ma ci ritirammo per problemi di varia natura. Si tratta di una gara insidiosa, molto insidiosa dal mio punto di vista personale. Non è per niente semplice e bisogna lavorare parecchio per essere competitivi. Visto quello che ci stiamo giocando abbiamo degli stimoli in più per fare bene e ci proveremo sino all'ultimo metro dell'ultima manche.”
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