Drudi Ferrari Agostini Audi R8 LMS Vallelunga Campionato Italiano Gran Turismo Endurance
Seconda vittoria stagionale e leadership del campionato per i portacolori di Audi Sport Italia che hanno preceduto Schreiner-Roda-Fuoco e Di Amato-Vezzoni. Nelle altre classi vittorie di Fischbaum-Vairani-Pavlovic (GT Cup) e Fascicolo-Neri-Nilsson (GT4).
E’ andata a Mattia Drudi, Lorenzo Ferrari e Riccardo Agostini (Audi R8 LMS) la vittoria nel terzo round della serie Endurance del Campionato Italiano Gran Turismo disputato all’autodromo di Vallelunga. L’equipaggio di Audi Sport Italia nella gara di tre ore ha preceduto le Ferrari 488 GT3 Evo di Schreiner-Roda-Fuoco (AF Corse), equipaggio primo della GT3 PRO-AM, e Di Amato-Vezzoni (RS Racing), mentre nella GT3 AM si sono imposti Magnoni-Guidetti-Zanotti (Honda NSX). Grazie al secondo successo stagionale, Drudi-Ferrari-Agostini riconquistano la leadership della classifica generale con 3 punti di vantaggio su Fisichella-Gai-Zampieri e 5 lunghezze su Di Folco-Amici-Middleton. Nelle altre classi, successi di Fischbaum-Vairani-Pavlovic (GT Cup), su Lamborghini Huracan ST, e Fascicolo-Neri-Nilsson (GT4), al volante della BMW M4.
CLASSIFICA GARA
GT3: Vittoria impeccabile e meritata per Drudi-Ferrari-Agostini, conquistata con tre stint perfetti dei portacolori di Audi Sport Italia. Nel primo Agostini, scattato dalla seconda fila dello schieramento, ha sempre mantenuto il contatto con i primi e nel finire della sua frazione è salito al secondo posto alle spalle di Zampieri, consegnando la vettura a Ferrari, che è balzato subito al comando grazie all’handicap tempo dei portacolori della Scuderia Baldini. Il giovane pilota piacentino non ha sbagliato nulla e con la stoffa del pilota consumato, nonostante una safety car, ha mantenuto sempre la leadership permettendo a Mattia Drudi di confermarsi al comando con un vantaggio di oltre 10 secondi sulla BMW di Spengler. Il giovane pilota romagnolo ha mantenuto con tranquillità la testa della gara, neutralizzata nel corso del terzo stint da un Full Course Yellow e una safety car che ha ricompattato il gruppo, chiudendo sotto alla bandiera a scacchi con un vantaggio di 4 secondi sui portacolori dell’AF Corse, Schreiner-Roda-Fuoco, primi della GT3 PRO-AM. Il pilota cosentino è stato autore di un grande recupero nel finale, dopo i due stint della tedesca Schreiner e del campione in carica Giorgio Roda, chiudendo davanti all’altra 488 GT3 Evo di Di Amato-Vezzoni. L’equipaggio dell’RS Racing, secondo della GT3 PRO-AM, ha concluso una gara tutta d’attacco, grazie all’eccezionali doti, conosciute, di Di Amato, ma in questo terzo appuntamento è stato il gentleman Vezzoni a mettersi in evidenza, con un secondo stint di grande rilievo.
Ai piedi del podio ha concluso un’altra Ferrari, quella di Fischella-Gai-Zampieri, al comando sul finire del primo stint, ma poi penalizzata dall’handicap tempo di 40 secondi che Gai e Fisichella hanno dovuto scontare al pit stop. Sotto alla bandiera a scacchi l’equipaggio della Scuderia Baldini ha preceduto Mann-Vilander (AF Corse), terzi della GT3 PRO-AM, e Comandini-Zug-Spengler (BMW M6 GT3), questi ultimi particolarmente sfortunati nel corso dell’ultimo giro, durante il quale a causa di problemi ai freni non sono riusciti a difendere il terzo posto ormai alla loro portata. Zug è stato bravo a prendere il comando nel primo stint, Comandini ha gestito bene la gara nella frazione di mezzo, mentre nel terzo stint Spengler ha cercato in tutti i modi, senza riuscirci, di interrompere una stagione alquanto sfortunata per i colori BMW nella serie Endurance. Alle spalle dei portacolori del Ceccato Racing hanno concluso Earle-Schirò (Ferrari 488 GT3 Evo-Kessel Racing), quarti della GT3 PRO-AM, permettendo, così, al pilota statunitense di mantenere il comando della categoria. All’ottavo posto si sono classificati Amici-Di Folco-Middleton (Lamborghini Huracan), leader del campionato alla vigilia della gara romana, rallentati da un contatto nelle fasi iniziali che ha visto coinvolto il pilota britannico, e da una penalizzazione di 10 secondi comminata a Di Folco per la toccata su Mancinelli. Il pilota romano è stato autore di uno stint straordinario dove a lungo ha combattuto con il pilota dell’Easy Race ma anche con Di Amato e Fisichella, tuttavia nulla è perduto nella corsa al titolo che vede i piloti dell’Imperiale Racing ancora in lizza.
La top ten è completata dal nono posto di Magnoni-Guidetti-Zanotti, al volante della Honda NSX GT3 della Nova Race, primi della GT3 AM che permette a Magnoni e Zanotti di balzare al comando della speciale classifica, mentre la decima piazza è andata a Greco-Mancinelli-Hoffer (Ferrari 488 GT3 Evo-Easy Race), penalizzati nel finale dal contatto con Di Folco. Ancora tanta sfortuna, invece, per Salaquarda-Basz-Postiglione (Audi R8 LMS), fuori al primo giro per l’uscita del pilota della Repubblica Ceca, e per Perolini-Negro-Veglia (Lamborghini Huracan-LP Racing), penalizzati da problemi ai freni.
GT Cup-GT4: Vittoria facile per Fischbaum-Vairani-Pavlovic, al volante della Lamborghini Huracan ST, dopo il ritiro di Demarchi-Risitano-Barbolini (Ferrari 488 Challenge Evo). Davvero un peccato per i portacolori dell’SR&R che con Demarchi avevano mantenuto il comando nella prima frazione, abbandonato poi per l’uscita di Barbolini in seguito alla foratura di un pneumatico che dato via libera ai portacolori del Bonaldi Motorsport. Per la squadra di Ravetto e Ruberti è arrivata comunque un buon risultato dall’altra Ferrari impegnata, la 458 Challenge di Becagli-“Aramis”-Laureti, equipaggio classificatosi al secondo posto di classe, mentre nella GT4 si sono imposti Fascicolo-Neri-Nilsson al volante della BMW M4 GT4 del Ceccato Racing.
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Ai piedi del podio ha concluso un’altra Ferrari, quella di Fischella-Gai-Zampieri, al comando sul finire del primo stint, ma poi penalizzata dall’handicap tempo di 40 secondi che Gai e Fisichella hanno dovuto scontare al pit stop. Sotto alla bandiera a scacchi l’equipaggio della Scuderia Baldini ha preceduto Mann-Vilander (AF Corse), terzi della GT3 PRO-AM, e Comandini-Zug-Spengler (BMW M6 GT3), questi ultimi particolarmente sfortunati nel corso dell’ultimo giro, durante il quale a causa di problemi ai freni non sono riusciti a difendere il terzo posto ormai alla loro portata. Zug è stato bravo a prendere il comando nel primo stint, Comandini ha gestito bene la gara nella frazione di mezzo, mentre nel terzo stint Spengler ha cercato in tutti i modi, senza riuscirci, di interrompere una stagione alquanto sfortunata per i colori BMW nella serie Endurance. Alle spalle dei portacolori del Ceccato Racing hanno concluso Earle-Schirò (Ferrari 488 GT3 Evo-Kessel Racing), quarti della GT3 PRO-AM, permettendo, così, al pilota statunitense di mantenere il comando della categoria. All’ottavo posto si sono classificati Amici-Di Folco-Middleton (Lamborghini Huracan), leader del campionato alla vigilia della gara romana, rallentati da un contatto nelle fasi iniziali che ha visto coinvolto il pilota britannico, e da una penalizzazione di 10 secondi comminata a Di Folco per la toccata su Mancinelli. Il pilota romano è stato autore di uno stint straordinario dove a lungo ha combattuto con il pilota dell’Easy Race ma anche con Di Amato e Fisichella, tuttavia nulla è perduto nella corsa al titolo che vede i piloti dell’Imperiale Racing ancora in lizza.
La top ten è completata dal nono posto di Magnoni-Guidetti-Zanotti, al volante della Honda NSX GT3 della Nova Race, primi della GT3 AM che permette a Magnoni e Zanotti di balzare al comando della speciale classifica, mentre la decima piazza è andata a Greco-Mancinelli-Hoffer (Ferrari 488 GT3 Evo-Easy Race), penalizzati nel finale dal contatto con Di Folco. Ancora tanta sfortuna, invece, per Salaquarda-Basz-Postiglione (Audi R8 LMS), fuori al primo giro per l’uscita del pilota della Repubblica Ceca, e per Perolini-Negro-Veglia (Lamborghini Huracan-LP Racing), penalizzati da problemi ai freni.
GT Cup-GT4: Vittoria facile per Fischbaum-Vairani-Pavlovic, al volante della Lamborghini Huracan ST, dopo il ritiro di Demarchi-Risitano-Barbolini (Ferrari 488 Challenge Evo). Davvero un peccato per i portacolori dell’SR&R che con Demarchi avevano mantenuto il comando nella prima frazione, abbandonato poi per l’uscita di Barbolini in seguito alla foratura di un pneumatico che dato via libera ai portacolori del Bonaldi Motorsport. Per la squadra di Ravetto e Ruberti è arrivata comunque un buon risultato dall’altra Ferrari impegnata, la 458 Challenge di Becagli-“Aramis”-Laureti, equipaggio classificatosi al secondo posto di classe, mentre nella GT4 si sono imposti Fascicolo-Neri-Nilsson al volante della BMW M4 GT4 del Ceccato Racing.
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