Max Mugelli ci racconta come è andata la stagione sportiva 2016
Conclusa una settimana fa la stagione 2016 al Mugello del Campionato Italiano GT, abbiamo colto l'occasione per intervistare Max Mugelli e tracciare un bilancio dell'anno agonistico appena trascorso
Max, iniziamo dall’ultima gara, disputata qualche giorno fa al Mugello.
Sull’asciutto il nostro passo era davvero molto buono, purtroppo nelle prove libere e qualifiche la pista molto bagnata non ci ha certo aiutati. La vettura ha sofferto sia le basse temperature che la pista umida, mentre in gara 1 sull’asciutto abbiamo fatto vedere quale erano davvero le nostre potenzialità. Partendo però molto indietro in griglia diventa quasi impossibile lottare per le prime posizioni e dunque, nonostante il nostro passo fosse all’altezza dei top5, ci siamo dovuti accontentare dell’ottavo posto, risalendo comunque dal sedicesimo posto in griglia di partenza. Non ho potuto prendere parte invece a gara 2 a causa di un contatto tra il mio compagno di squadra Sini e la Lamborghini di Frassineti che ha messo KO entrambi.
Complessivamente, come giudichi questa stagione?
Concordo pienamente con il Team Principal Roberto Sini quando dice che la stagione è stata al di sopra delle aspettative. Per me e per il team era tutto nuovo e debuttare con la Aston Martin in un campionato che senza dubbio è uno tra i più competitivi in Europa non è stato certo facile. La vettura è stata una bella sorpresa, anche se in alcuni circuiti abbiamo pagato caro lo scotto di avere portato al debutto la Aston Martin Vantage GT3. Abbiamo raggiunto tre podi (due secondi posti e un terzo posto) e ci è mancata solo la vittoria per mettere la ciliegina sulla torta di una stagione tutto sommato positiva.
Quale è stato il momento più bello?
Credo che il secondo posto di Imola nella gara di fine settembre sia stato da incorniciare! In quella occasione abbiamo avuto anche il piacere di ricevere la visita di David Richards, il “boss” di Aston Marting Racing che evidentemente ci ha portato fortuna. Dobbiamo sempre tenere ben presente che non avevamo alcun riferimento con l’Aston Martin sulle piste italiane. A Imola invece avevamo già corso in primavera dove peraltro avevamo centrato un buon terzo posto, per cui sia io che il team abbiamo potuto fare tesoro dell’esperienza maturata durante la gara di maggio e i risultati si sono visti. Il secondo posto di gara 1 nell’appuntamento di fine settembre è stato di pura prestazione, senza contare su handicap di altri avversari, ma conquistato con pieno merito sul campo.
E invece il momento più difficile?
Senza dubbio il primo dei due appuntamenti sul mio circuito di casa del Mugello. Non avevamo alcun dato su cui lavorare e non avendo fatto alcun test sulla pista le prove libere sarebbero stato preziosissime ma la pioggia ha mandato all’aria i nostri piani. Non ero affatto a mio agio né in qualifica né in gara e, come se non bastasse, in gara 2 sono stato violentemente tamponato dalla Lamborghini di Venturini che mi ha fatto sbattere con violenza contro il muro in un punto della pista in cui le barriere di protezione sono molto vicine all’asfalto. La vettura nell’impatto ha riportato seri danni, ma per fortuna avevamo l’estate davanti e il team ha fatto un ottimo lavoro rimettendola in sesto.
Come ti sei trovato con il tuo compagno di squadra Francesco Sini e il suo team?
Splendidamente, non riesco a trovare un aggettivo migliore. Dopo la prima gara di Monza, avevo dichiarato di avere ritrovato quell’entusiasmo di gareggiare che nella seconda parte della scorsa stagione avevo perso e lo posso ribadire anche ora. Mi sono sempre sentito parte integrante della famiglia Solaris Motorsport e Francesco, Roberto e tutto il team non mi hanno mai fatto mancare la loro fiducia anche nei momenti più critici. Ho trovato un gruppo di persone accumunate da una sana passione per il motorsport di cui si sente il bisogno nell’automobilismo odierno. Inoltre la squadra mi ha impressionato per il livello tecnico, la preparazione e l’entusiasmo nell’affrontare una stagione con una vettura sconosciuta fino a pochi mesi prima dell’inizio del campionato.
Cosa c’è nel futuro di Max Mugelli?
Direi che è ancora presto per parlarne, dato che questa stagione è finita da poco meno di una settimana! Ho molti impegni in qualità di istruttore nei prossimi mesi e ci sarà tempo a partire da novembre per porre le basi della prossima stagione agonistica. Voglio però ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine, la mia famiglia, i miei sponsor, tifosi e amici per questa bella e intensa stagione vissuta insieme. Non è arrivato il primo posto, ma per tre volte abbiamo raggiunto il podio: avere però sfiorato la vittoria in più occasioni è sintomo del buon lavoro svolto!
2016-10-25
Sull’asciutto il nostro passo era davvero molto buono, purtroppo nelle prove libere e qualifiche la pista molto bagnata non ci ha certo aiutati. La vettura ha sofferto sia le basse temperature che la pista umida, mentre in gara 1 sull’asciutto abbiamo fatto vedere quale erano davvero le nostre potenzialità. Partendo però molto indietro in griglia diventa quasi impossibile lottare per le prime posizioni e dunque, nonostante il nostro passo fosse all’altezza dei top5, ci siamo dovuti accontentare dell’ottavo posto, risalendo comunque dal sedicesimo posto in griglia di partenza. Non ho potuto prendere parte invece a gara 2 a causa di un contatto tra il mio compagno di squadra Sini e la Lamborghini di Frassineti che ha messo KO entrambi.
Complessivamente, come giudichi questa stagione?
Concordo pienamente con il Team Principal Roberto Sini quando dice che la stagione è stata al di sopra delle aspettative. Per me e per il team era tutto nuovo e debuttare con la Aston Martin in un campionato che senza dubbio è uno tra i più competitivi in Europa non è stato certo facile. La vettura è stata una bella sorpresa, anche se in alcuni circuiti abbiamo pagato caro lo scotto di avere portato al debutto la Aston Martin Vantage GT3. Abbiamo raggiunto tre podi (due secondi posti e un terzo posto) e ci è mancata solo la vittoria per mettere la ciliegina sulla torta di una stagione tutto sommato positiva.
Quale è stato il momento più bello?
Credo che il secondo posto di Imola nella gara di fine settembre sia stato da incorniciare! In quella occasione abbiamo avuto anche il piacere di ricevere la visita di David Richards, il “boss” di Aston Marting Racing che evidentemente ci ha portato fortuna. Dobbiamo sempre tenere ben presente che non avevamo alcun riferimento con l’Aston Martin sulle piste italiane. A Imola invece avevamo già corso in primavera dove peraltro avevamo centrato un buon terzo posto, per cui sia io che il team abbiamo potuto fare tesoro dell’esperienza maturata durante la gara di maggio e i risultati si sono visti. Il secondo posto di gara 1 nell’appuntamento di fine settembre è stato di pura prestazione, senza contare su handicap di altri avversari, ma conquistato con pieno merito sul campo.
E invece il momento più difficile?
Senza dubbio il primo dei due appuntamenti sul mio circuito di casa del Mugello. Non avevamo alcun dato su cui lavorare e non avendo fatto alcun test sulla pista le prove libere sarebbero stato preziosissime ma la pioggia ha mandato all’aria i nostri piani. Non ero affatto a mio agio né in qualifica né in gara e, come se non bastasse, in gara 2 sono stato violentemente tamponato dalla Lamborghini di Venturini che mi ha fatto sbattere con violenza contro il muro in un punto della pista in cui le barriere di protezione sono molto vicine all’asfalto. La vettura nell’impatto ha riportato seri danni, ma per fortuna avevamo l’estate davanti e il team ha fatto un ottimo lavoro rimettendola in sesto.
Come ti sei trovato con il tuo compagno di squadra Francesco Sini e il suo team?
Splendidamente, non riesco a trovare un aggettivo migliore. Dopo la prima gara di Monza, avevo dichiarato di avere ritrovato quell’entusiasmo di gareggiare che nella seconda parte della scorsa stagione avevo perso e lo posso ribadire anche ora. Mi sono sempre sentito parte integrante della famiglia Solaris Motorsport e Francesco, Roberto e tutto il team non mi hanno mai fatto mancare la loro fiducia anche nei momenti più critici. Ho trovato un gruppo di persone accumunate da una sana passione per il motorsport di cui si sente il bisogno nell’automobilismo odierno. Inoltre la squadra mi ha impressionato per il livello tecnico, la preparazione e l’entusiasmo nell’affrontare una stagione con una vettura sconosciuta fino a pochi mesi prima dell’inizio del campionato.
Cosa c’è nel futuro di Max Mugelli?
Direi che è ancora presto per parlarne, dato che questa stagione è finita da poco meno di una settimana! Ho molti impegni in qualità di istruttore nei prossimi mesi e ci sarà tempo a partire da novembre per porre le basi della prossima stagione agonistica. Voglio però ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine, la mia famiglia, i miei sponsor, tifosi e amici per questa bella e intensa stagione vissuta insieme. Non è arrivato il primo posto, ma per tre volte abbiamo raggiunto il podio: avere però sfiorato la vittoria in più occasioni è sintomo del buon lavoro svolto!
2016-10-25