Michele Mancin alla Cronoscalata di Alpe del Nevegal
Il pilota di Rivà lotta a lungo contro il meteo e le noie tecniche, prontamente risolte dallo staff di Mach 3 Sport, che ne rallentano il passo soprattutto nella prima tornata
Il bel successo ottenuto recentemente alla Cronoscalata di Čabar non è stato di buon auspicio per il successivo appuntamento, tenutosi Domenica scorsa, con la salita dell'Alpe del Nevegal.
L'evento bellunese, che festeggiava quest'anno l'edizione numero quarantadue, non ha portato fortuna a Michele Mancin il quale ha vissuto un fine settimana, decisamente travagliato, alternato da condizioni meteo che cambiavano in modo repentino alle quali vanno ad aggiungersi alcuni problemi di natura tecnica che non gli hanno permesso di esprimersi al meglio.
Il portacolori di Mach 3 Sport chiude comunque con un positivo sesto posto di classe A1600, su tredici partenti, al volante della Citroen Saxo gruppo A.
Che non fosse l'occasione ideale per tentare una doppietta lo si era inteso sin dalla giornata del Sabato quando, nella prima manche di prova, Mancin notava un lieve calo di potenza.
Nella convinzione che si trattasse di una sensazione sbagliata il pilota di Rivà, dopo aver apportato alcune migliorie nel setup della Saxo, ripartiva per la seconda salita di test ma il problema di erogazione continuava a farsi sentire.
“Dopo la sessione di prova ci siamo accorti di un calo alla pressione della benzina” – racconta Mancin – “e abbiamo quindi deciso, con i ragazzi di Mach 3 Sport, di smontare il pescante del serbatoio per controllare che tutto fosse a posto. Non abbiamo rilevato particolari problematiche ad eccezione di un po' di sporcizia nel filtro e nel serbatoio. Abbiamo lavorato duro sino alle otto e mezza di sera ma eravamo certi di aver risolto e ci siamo quindi preparati per la gara.”
Il giorno seguente la partenza di gara 1 diventa una vera roulette: mentre Mancin attende il proprio turno alla service area inizia a piovere copiosamente, costringendo i meccanici a rivoluzionare l'assetto per portarlo in configurazione da asfalto bagnato.
Una volta ultimate le operazioni la Citroen Saxo del polesano si avvia verso l'allineamento ma, più il tempo passa, più la pioggia si riduce di intensità, fino a smettere, lasciando spazio al sole e al vento che asciugano rapidamente il manto stradale.
Con pochi minuti a separare Mancin dallo start i ragazzi di Mach 3 Sport si superano, riuscendo a sostituire le coperture ed apportando alcune regolazioni all'assetto della vettura.
Giunto in tempo per lo start di gara 1, dopo una buon primo tratto, il rivarese lamenta dei vuoti di benzina fuori dalle curve che gli fanno incamerare secondi pesanti, allontanandolo dai primi.
Rientrati alla service area la Saxo viene controllata a fondo ma, vista l'assenza di danni a primo impatto, si decide di caricare nel serbatoio trenta litri di benzina per viaggiare in sicurezza.
“In gara 2 è tornata protagonista la pioggia” – aggiunge Mancin – “ma abbiamo comunque staccato un buon tempo, nonostante fossimo abbastanza sconfortati, precedendo di un secondo Bommartini, ma comunque distanti dal vincitore Capraro. Purtroppo le gare sono così.”
2016-08-03
2016-08-03