Gianni e Claudio Giudici con Alfa Romeo ed Honda nel TCS

Il forte gentleman driver milanese pronto a tornare in pista sulla Giulietta, mentre il figlio Claudio esordirà sulla Civic Type R della JAS. Per Giudici Sr. la bontà progettuale della rinnovata serie tricolore è tutta nelle gare sprint e nel nuovo TCS
I fattori chiave del nuovo Campionato Italiano Turismo hanno convinto anche un vero amante dell'automobilismo e delle auto da corsa come Gianni Giudici.
Per il forte gentleman driver milanese la vera svolta è nell'introduzione del TCS, la categoria che, accanto al TCR, darà vita al campionato e che è a misura di preparatori e di nuovi piloti.
"L'ACI ha analizzato intelligentemente la situazione e propone un prodotto che è interessantissimo - spiega Gianni Giudici che, nel suo curriculum, vale la pena ricordare, conta più di 40 anni di gare tra Gran Turismo, Sport Prototipi e Turismo dove per quattro stagioni di DTM-ITC è pilota Alfa Romeo - Non è più tempo di sostenere l'investimento necessario ad una GT3, Porsche o Ferrari che sia. In pratica con il TCS si torna ai vecchi tempi. Si va dal concessionario, si compra una macchina, si mette dentro il roll bar e se sei capace di guidare, lo fai vedere in pista. Questo campionato è una bella proposta anche perché ridà fiato ai piccoli preparatori che così possono dimostrare le loro capacità. È un'idea geniale, queste macchine costano dai 35 ai 40mila euro, non di più e ti permettono di andare a correre. Va bene anche il format di gare sprint, per questo è un campionato intelligente".
Pronto a scendere in pista nella prossima stagione di gare, il figlio Claudio non aspetta altro che sedersi al volante della Civic Type R in configurazione TCS.
"Sarò in pista con la Honda preparata dalla JAS in tutti gli appuntamenti - spiega il giovane Giudici - è una vettura bellissima e credo anche straordinariamente competitiva. Il programma è per l'intera stagione. E sono convinto che anche papà mi farà compagnia in pista nella classe 1.8 con la Giulietta con la quale lo scorso anno ha debuttato nel Campionato Italiano Turismo Endurance".
2016-02-04 - 9693
Per il forte gentleman driver milanese la vera svolta è nell'introduzione del TCS, la categoria che, accanto al TCR, darà vita al campionato e che è a misura di preparatori e di nuovi piloti.
"L'ACI ha analizzato intelligentemente la situazione e propone un prodotto che è interessantissimo - spiega Gianni Giudici che, nel suo curriculum, vale la pena ricordare, conta più di 40 anni di gare tra Gran Turismo, Sport Prototipi e Turismo dove per quattro stagioni di DTM-ITC è pilota Alfa Romeo - Non è più tempo di sostenere l'investimento necessario ad una GT3, Porsche o Ferrari che sia. In pratica con il TCS si torna ai vecchi tempi. Si va dal concessionario, si compra una macchina, si mette dentro il roll bar e se sei capace di guidare, lo fai vedere in pista. Questo campionato è una bella proposta anche perché ridà fiato ai piccoli preparatori che così possono dimostrare le loro capacità. È un'idea geniale, queste macchine costano dai 35 ai 40mila euro, non di più e ti permettono di andare a correre. Va bene anche il format di gare sprint, per questo è un campionato intelligente".
Pronto a scendere in pista nella prossima stagione di gare, il figlio Claudio non aspetta altro che sedersi al volante della Civic Type R in configurazione TCS.
"Sarò in pista con la Honda preparata dalla JAS in tutti gli appuntamenti - spiega il giovane Giudici - è una vettura bellissima e credo anche straordinariamente competitiva. Il programma è per l'intera stagione. E sono convinto che anche papà mi farà compagnia in pista nella classe 1.8 con la Giulietta con la quale lo scorso anno ha debuttato nel Campionato Italiano Turismo Endurance".
scendere in pista nella prossima stagione di gare, il figlio Claudio non aspetta altro che sedersi al volante della Civic Type R in configurazione TCS.
"Sarò in pista con la Honda preparata dalla JAS in tutti gli appuntamenti - spiega il giovane Giudici - è una vettura bellissima e credo anche straordinariamente competitiva. Il programma è per l'intera stagione. E sono convinto che anche papà mi farà compagnia in pista nella classe 1.8 con la Giulietta con la quale lo scorso anno ha debuttato nel Campionato Italiano Turismo Endurance".
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