AutoGP Valencia, Gara 2: la parola ai piloti
Le strategie hanno giocato un ruolo importante nella quarta gara della stagione Auto GP, tenuta oggi sul circuito Ricardo Tormo di Valencia. I piloti che hanno conquistato lo hanno fatto grazie a ottime rimonte aiutate da una tattica a pit-stop anticipato, concordata con le rispettive squadre. Ecco cosa hanno detto i protagonisti subito dopo la gara:
Adrian Quaife-Hobbs
Q: Ieri hai identificato la partenza non perfetta e la strategia come ragioni della mancata vittoria, si può dire che oggi su entrambi gli aspetti ti sei rifatto alla grande… A: “Sì, oggi sia io che il team non credevamo che sarei stato già terzo alla prima curva ma ho fatto una bellissima partenza ed è quel che è accaduto. Avevamo deciso di iniziare la gara con gomme usate e fermarci presto, ed anche se l’inizio della gara è andato meglio di come ci aspettavamo, abbiamo deciso di mantenere quella strategia. Con quelle gomme ero lento, era solo questione di tempo perché riuscissero a sorpassarmi, quindi al quinto giro mi sono fermato. Dopo, ho semplicemente spinto per quindici giri come se fosse stata una qualifica”.
Q: La strategia ha funzionato bene, quando tutti si erano fermati il tuo vantaggio era addirittura di 7”. Il team ti ha informato sui tuoi progressi nel corso della gara? A: “No, non era necessario. Io pensavo solo a spingere più che potevo, sapere cosa stessero facendo gli altri non avrebbe cambiato nulla nel mio atteggiamento, quindi aggiornarmi sulla situazione via radio non avrebbe avuto senso. Ovviamente mi hanno informato quando sono passato in testa, e devo dire che è molto più di quel che ci aspettavamo. Sapevamo di poter arrivare a podio, ma la vittoria è una sorpresa più che benvenuta!”. Facu Regalia
Q: Leggendo che partivi dalla seconda posizione e sei arrivato secondo qualcuno potrebbe pensare a una gara noiosa, ma il tuo caso è esattamente all’opposto. Hai fatto una bellissima rimonta dopo una brutta partenza, raccontacela. A: “La partenza è stata orribile, forse mi sono concentrato troppo sul sorpassare il mio compagno Sirotkin e ho quasi fatto spegnere la macchina. È stato un peccato perché avevo davvero la possibilità di vincere e invece alla fine del primo giro ero sesto. Fortunatamente il mio team ha azzeccato la strategia richiamandomi al sesto giro, dopodiché ho rimontato con un passo davvero buono. Ovviamente, fermandomi così presto, le mie gomme posteriori hanno iniziato a soffrire un po’ negli ultimi giri, e ho dovuto guardare gli specchietti per controllare il ritorno di Sirotkin. Fortunatamente sono riuscito a gestire la situazione con facilità”.
Q: In pista c’era molto entusiasmo per te, con una grande banidera argentina sugli spalti: come ti senti dopo aver regalato un podio nella gara di casa alla squadra di Adrian Campos? A: “E’ una bellissima sensazione, sapevo che per Adrian e i ragazzi questa gara è speciale, quindi volevo veramente dare loro la soddisfazione di un bel risultato. È importante anche per me perché qui c’era tutta la mia famiglia, gli amici più cari, quindi era come essere a casa. Sono solo un po’ dispiaciuto perché avrei voluto regalar loro una vittoria, e avevo il potenziale per farlo”. Sergey Sirotkin
Q: Cinque gare e sette sessioni di prove in tre giorni, come ti senti ora che è tutto finito? A: “Sento che finalmente posso rilassarmi! È stato un weekend duro, ma tornare a casa con una vittoria e un terzo posto è una bella sensazione. Avrebbe potuto essere anche meglio, perché oggi avrei potuto giocarmela con Adrian. Avevamo la stessa strategia, anche noi avevamo deciso di fermarci al quinto giro, ma noi abbiamo avuto un problema e ho perso veramente molto tempo. Oltretutto sono anche rientrato nel traffico, incontrando le macchine più lente sempre nei posti peggiori per un paio di giri”.
Q: Fermandoti così presto era legittimo supporre che le tue gomme iniziassero a soffrire a fine gara, invece sei riuscito a passare de Jong e a mettere pressione su Facu… A: “Ne avevo parlato prima della gara con il team, e sapevo che cambiando le gomme al quinto giro chiedevamo alle posteriori di reggere a un grosso stress. Quindi, anche se stavo spingendo, ho provato a risparmiarle più che potevo e ne è valsa la pena visto che sono arrivato a fine gara con più grip dei miei rivali”.
2014-09-07
Adrian Quaife-Hobbs
Q: Ieri hai identificato la partenza non perfetta e la strategia come ragioni della mancata vittoria, si può dire che oggi su entrambi gli aspetti ti sei rifatto alla grande… A: “Sì, oggi sia io che il team non credevamo che sarei stato già terzo alla prima curva ma ho fatto una bellissima partenza ed è quel che è accaduto. Avevamo deciso di iniziare la gara con gomme usate e fermarci presto, ed anche se l’inizio della gara è andato meglio di come ci aspettavamo, abbiamo deciso di mantenere quella strategia. Con quelle gomme ero lento, era solo questione di tempo perché riuscissero a sorpassarmi, quindi al quinto giro mi sono fermato. Dopo, ho semplicemente spinto per quindici giri come se fosse stata una qualifica”.
Q: La strategia ha funzionato bene, quando tutti si erano fermati il tuo vantaggio era addirittura di 7”. Il team ti ha informato sui tuoi progressi nel corso della gara? A: “No, non era necessario. Io pensavo solo a spingere più che potevo, sapere cosa stessero facendo gli altri non avrebbe cambiato nulla nel mio atteggiamento, quindi aggiornarmi sulla situazione via radio non avrebbe avuto senso. Ovviamente mi hanno informato quando sono passato in testa, e devo dire che è molto più di quel che ci aspettavamo. Sapevamo di poter arrivare a podio, ma la vittoria è una sorpresa più che benvenuta!”. Facu Regalia
Q: Leggendo che partivi dalla seconda posizione e sei arrivato secondo qualcuno potrebbe pensare a una gara noiosa, ma il tuo caso è esattamente all’opposto. Hai fatto una bellissima rimonta dopo una brutta partenza, raccontacela. A: “La partenza è stata orribile, forse mi sono concentrato troppo sul sorpassare il mio compagno Sirotkin e ho quasi fatto spegnere la macchina. È stato un peccato perché avevo davvero la possibilità di vincere e invece alla fine del primo giro ero sesto. Fortunatamente il mio team ha azzeccato la strategia richiamandomi al sesto giro, dopodiché ho rimontato con un passo davvero buono. Ovviamente, fermandomi così presto, le mie gomme posteriori hanno iniziato a soffrire un po’ negli ultimi giri, e ho dovuto guardare gli specchietti per controllare il ritorno di Sirotkin. Fortunatamente sono riuscito a gestire la situazione con facilità”.
Q: In pista c’era molto entusiasmo per te, con una grande banidera argentina sugli spalti: come ti senti dopo aver regalato un podio nella gara di casa alla squadra di Adrian Campos? A: “E’ una bellissima sensazione, sapevo che per Adrian e i ragazzi questa gara è speciale, quindi volevo veramente dare loro la soddisfazione di un bel risultato. È importante anche per me perché qui c’era tutta la mia famiglia, gli amici più cari, quindi era come essere a casa. Sono solo un po’ dispiaciuto perché avrei voluto regalar loro una vittoria, e avevo il potenziale per farlo”. Sergey Sirotkin
Q: Cinque gare e sette sessioni di prove in tre giorni, come ti senti ora che è tutto finito? A: “Sento che finalmente posso rilassarmi! È stato un weekend duro, ma tornare a casa con una vittoria e un terzo posto è una bella sensazione. Avrebbe potuto essere anche meglio, perché oggi avrei potuto giocarmela con Adrian. Avevamo la stessa strategia, anche noi avevamo deciso di fermarci al quinto giro, ma noi abbiamo avuto un problema e ho perso veramente molto tempo. Oltretutto sono anche rientrato nel traffico, incontrando le macchine più lente sempre nei posti peggiori per un paio di giri”.
Q: Fermandoti così presto era legittimo supporre che le tue gomme iniziassero a soffrire a fine gara, invece sei riuscito a passare de Jong e a mettere pressione su Facu… A: “Ne avevo parlato prima della gara con il team, e sapevo che cambiando le gomme al quinto giro chiedevamo alle posteriori di reggere a un grosso stress. Quindi, anche se stavo spingendo, ho provato a risparmiarle più che potevo e ne è valsa la pena visto che sono arrivato a fine gara con più grip dei miei rivali”.
2014-09-07