AutoGP Budapest, Gara 1: la parola ai piloti
Adrian Quaife-Hobbs ha allungato in campionato con la vittoria di oggi in Gara 1 a Budapest. Il giovane britannico ha conquistato il terzo successo della propria stagione davanti al compagno di squadra Victor Guerin. Il terzo posto è andato a Facu Regalia che ha colto il secondo podio della stagione con il team Campos Racing. Ecco cosa hanno detto dopo la gara:
Adrian Quaife-Hobbs Dopo aver visto in che modo ti sei preso la pole ieri, eri il favorito per la vittoria oggi ma hai provato a renderti le cose difficili con una brutta partenza. Dicci come è andato quel primo giro. “Non ho cercato di rendermi la vita difficile (ride), ho solo fatto un errore. Avevo provato un paio di partenze nel giro di formazione e ho visto che c’era grip, le ruote non slittavano. Ecco perché ho pensato che usare un po’ più di acceleratore sarebbe stata una buona idea, ma mi sbagliavo. Ho perso tempo mentre le ruote fumavano e sia Sergey che Pål mi hanno passato; comunque ho visto subito che stavano esagerando, Sirotkin mi ha spinto sull’erba alla Curva 1 e stava guidando in modo troppo aggressivo. Forse erano sotto pressione perché conoscevano il mio ritmo qui, quindi volevano subito andare in testa e cercare di staccarmi”.
In quell primo giro hai pensato che la tua vittoria fosse in dubbio? “No, a dir la verità è stato l’unico momento difficile della gara e l’unico errore che ho fatto oggi. Ovviamente ero dispiaciuto dell’errore, ma allo stesso tempo sapevo di avere un vantaggio tale che mi avrebbe permesso di passarli entrambi al pit-stop, ritardando il mio cambio gomme di un paio di giri rispetto al loro. Sono veramente felice della macchina, negli ultimi passaggi giravo ancora sull’1’34” basso, quindi significa che tutto ha funzionato alla perfezione. Anche se avevo un grosso vantaggio non ho pensato a rallentare perché mi sentivo a mio agio girando con quel ritmo”. Victor Guerin Proprio come il tuo compagno di squadra hai sbagliato la partenza, cos’è successo? “Sinceramente non lo so, ho solo fatto slittare troppo le gomme in partenza e poi ho cercato di reagire nel miglior modo possibile. Purtroppo, nella concitazione ho scordato di usare l’Overboost e quindi Varhaug, Sirotkin e de Jong mi hanno passato facilmente. Poi il mio passo era buono ma qui all’Hungaroring non si passa, quindi ho potuto solo seguire Sirotkin e de Jong da vicino”.
A quel punto credevi che il secondo posto fosse alla tua portata? “No, non lo ritenevo possibile. Il terzo posto era una possibilità perché tutti possono commettere un errore, cosa che è poi appunto successa a de Jong, ma la seconda piazza sembrava troppo e credo che senza il problema che ha fermato Sergey sarei stato terzo. Comunque devo anche dire che nei primi eventi del campionato sono stato sfortunato, ho ottenuto meno di quello che il mio potenziale prometteva, per cui oggi un po’ di fortuna è benvenuta. Il mio primo podio Auto GP è una bellissima sensazione”. Facu Regalia Partivi dall’ottavo posto in griglia, quindi ottenere un podio siginfica aver portato a termine una grande rimonta. Dicci come l’hai vissuta dall’abitacolo… “Sapevamo che il nostro potenziale era molto migliore dell’ottavo posto ottenuto in qualifica. Ieri nel primo run avevamo il secondo tempo ma con il secondo set di gomme un problema ci ha impedito di migliorare come hanno fatto tutti gli altri. Per oggi abbiamo scelto una strategia con pit-stop ritardato perché girare a pista libera era l’unico modo per recuperare su una pista così tortuosa. Sono partito bene, la macchina era competitiva e abbiamo fatto un buon lavoro al pit stop, quindi possiamo essere soddiisfatti”.
Sei stato uno dei pochi ad effetuare un sorpasso in pista, passando Varhaug, dicci come è andata. “Ero dietro a Pål e ho pensato avesse un problema (un braccetto dello sterzo piegato dopo un contatto con Sirotkin) perché andava decisamente più piano di me. Comunque sapevo che passarlo era troppo importante per non rovinare la mia strategia, quindi mi sono attaccato a lui prima dell’ultima curva, sono uscito più veloce e l’ho passato sul rettilineo con l’aiuto dell’Overboost. È stata una buona manovra, ci tenevo molto a un buon risultato sia per me che per il team, perché stiamo lavorando molto duramente per ottenere il massimo”.
2014-09-05
Adrian Quaife-Hobbs Dopo aver visto in che modo ti sei preso la pole ieri, eri il favorito per la vittoria oggi ma hai provato a renderti le cose difficili con una brutta partenza. Dicci come è andato quel primo giro. “Non ho cercato di rendermi la vita difficile (ride), ho solo fatto un errore. Avevo provato un paio di partenze nel giro di formazione e ho visto che c’era grip, le ruote non slittavano. Ecco perché ho pensato che usare un po’ più di acceleratore sarebbe stata una buona idea, ma mi sbagliavo. Ho perso tempo mentre le ruote fumavano e sia Sergey che Pål mi hanno passato; comunque ho visto subito che stavano esagerando, Sirotkin mi ha spinto sull’erba alla Curva 1 e stava guidando in modo troppo aggressivo. Forse erano sotto pressione perché conoscevano il mio ritmo qui, quindi volevano subito andare in testa e cercare di staccarmi”.
In quell primo giro hai pensato che la tua vittoria fosse in dubbio? “No, a dir la verità è stato l’unico momento difficile della gara e l’unico errore che ho fatto oggi. Ovviamente ero dispiaciuto dell’errore, ma allo stesso tempo sapevo di avere un vantaggio tale che mi avrebbe permesso di passarli entrambi al pit-stop, ritardando il mio cambio gomme di un paio di giri rispetto al loro. Sono veramente felice della macchina, negli ultimi passaggi giravo ancora sull’1’34” basso, quindi significa che tutto ha funzionato alla perfezione. Anche se avevo un grosso vantaggio non ho pensato a rallentare perché mi sentivo a mio agio girando con quel ritmo”. Victor Guerin Proprio come il tuo compagno di squadra hai sbagliato la partenza, cos’è successo? “Sinceramente non lo so, ho solo fatto slittare troppo le gomme in partenza e poi ho cercato di reagire nel miglior modo possibile. Purtroppo, nella concitazione ho scordato di usare l’Overboost e quindi Varhaug, Sirotkin e de Jong mi hanno passato facilmente. Poi il mio passo era buono ma qui all’Hungaroring non si passa, quindi ho potuto solo seguire Sirotkin e de Jong da vicino”.
A quel punto credevi che il secondo posto fosse alla tua portata? “No, non lo ritenevo possibile. Il terzo posto era una possibilità perché tutti possono commettere un errore, cosa che è poi appunto successa a de Jong, ma la seconda piazza sembrava troppo e credo che senza il problema che ha fermato Sergey sarei stato terzo. Comunque devo anche dire che nei primi eventi del campionato sono stato sfortunato, ho ottenuto meno di quello che il mio potenziale prometteva, per cui oggi un po’ di fortuna è benvenuta. Il mio primo podio Auto GP è una bellissima sensazione”. Facu Regalia Partivi dall’ottavo posto in griglia, quindi ottenere un podio siginfica aver portato a termine una grande rimonta. Dicci come l’hai vissuta dall’abitacolo… “Sapevamo che il nostro potenziale era molto migliore dell’ottavo posto ottenuto in qualifica. Ieri nel primo run avevamo il secondo tempo ma con il secondo set di gomme un problema ci ha impedito di migliorare come hanno fatto tutti gli altri. Per oggi abbiamo scelto una strategia con pit-stop ritardato perché girare a pista libera era l’unico modo per recuperare su una pista così tortuosa. Sono partito bene, la macchina era competitiva e abbiamo fatto un buon lavoro al pit stop, quindi possiamo essere soddiisfatti”.
Sei stato uno dei pochi ad effetuare un sorpasso in pista, passando Varhaug, dicci come è andata. “Ero dietro a Pål e ho pensato avesse un problema (un braccetto dello sterzo piegato dopo un contatto con Sirotkin) perché andava decisamente più piano di me. Comunque sapevo che passarlo era troppo importante per non rovinare la mia strategia, quindi mi sono attaccato a lui prima dell’ultima curva, sono uscito più veloce e l’ho passato sul rettilineo con l’aiuto dell’Overboost. È stata una buona manovra, ci tenevo molto a un buon risultato sia per me che per il team, perché stiamo lavorando molto duramente per ottenere il massimo”.
2014-09-05