Michelin scolpisce la "Targa" con Andrea Nucita
Nuovo fine settimana, nuova vittoria tricolore per piloti al volante di vetture equipaggiate con pneumatici PilotSport della Casa di Clermont Ferrand grazie ai siciliani Nucita-Vozzo che conquistano il successo in una difficilissima edizione della gara madonita
Sono trascorsi appena sette giorni ed ecco che un equipaggio Michelin scala il gradino più alto del podio di una gara di Campionato Italiano Rally. Dopo Stefano Albertini e Danilo Fappani vittoriosi al Mille Miglia di una settimana fa, tocca ad Andrea Nucita e Marco Vozzo alzare le braccia al cielo dopo aver conquistato la vittoria nella 102a Targa Florio.
Se per l’equipaggio bresciano la gara era stata una cavalcata trionfale sulle rive del lago di Garda, Andrea Nucita e Marco Vozzo hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per conquistare un successo che li proietta fra le stelle del firmamento rallistico italiano. In un rally che ha fatto perdere il senso dell’orientamento tecnico alla maggior parte degli equipaggi, con cambiamenti meteorologici che spesso hanno interessato la stessa prova, passando da fondo asciutto ad uno bagnato e viceversa nell’arco di pochissimi chilometri, con condizioni di grip che stravolgevano gli assetti ad ogni curva, l’equipaggio della Hyundai i20 di Michele Bernini ha saputo mantenere calma e concentrazione dall’inizio alla fine dei 155 km cronometrati. Per questo è forse più significativo il fatto che Nucita-Vozzo non siano mai andati oltre l’ottavo tempo assoluto in prova, pagando al massimo 10” di ritardo al miglior tempo di speciale, come accaduto nel primo passaggio della Scillato-Polizzi di sabato mattina, speciale che apriva le ostilità della giornata. Di contro Nucita-Vozzo hanno impresso alla gara un ritmo altissimo a partire dal secondo giro sulle prove, proprio nella ripetizione della Scillato-Polizzi, in cui hanno siglato il miglior tempo, prendendo il comando della gara per non lasciarlo più fino al tripudio del palco arrivi di Piazza Garibaldi a Cefalù.
Perfettamente assecondati dai penumatici Michelin, di cui hanno usato tutte le mescole dalle morbide PilotSport R11 sino alle PilotSport R33, Andrea Nucita e Marco Vozzo sono passati al comando sulla settima prova speciale, prendendo il largo nella successiva Geraci-2, ribadendo la loro superiorità, risultando nuovamente di essere i più veloci nella Bergi-2 (nona prova della gara), a dimostrazione di una scelta di pneumatici e di assetti sempre perfetta. Nel terzo giro sulle prove ancora una doppia stoccata su Scillato-Polizzi e nella successiva Geraci, con un secondo tempo assoluto (con un ritardo di soli 8/10) a Bergi, ed eccoli acquisire un vantaggio di oltre 20” sul più immediato inseguitore, vantaggio non rassicurante, ma che permetteva al pilota messinese di gestire la situazione con un minimo di serenità. Alla fine il bilancio di Andrea Nucita-Marco Vozzo, con la loro Hyundai i20 di Bernini e pneumatici Michelin, è di un primo posto assoluto con 19”2 di vantaggio sul secondo classificato e cinque delle 15 prove speciali vinte. Non è un dominio, ma è una splendida vittoria in una giornata dalle mille sfide campali. Per questo ancor più bella.
Ritorno ai rally dopo l’assenza di Sanremo per il giovane molisano Giuseppe Testa, affiancato dal sammarinese Massimo Bizzocchi, Ford Fiesta R5, che ha concluso nono assoluto disputando una gara molto veloce ed attento a non commettere errori. Non è stata fortunata, invece, la prova di Simone Campedelli e Tania Canton, Ford Fiesta R5 Orange-1 Racing, che, dopo essersi imposti nella scivolosissima prova spettacolo di Termoli Imerese del venerdì, hanno lottato per il primato in classifica, vincendo altre due prove speciali (Geraci e Bergi) prima di uscire di strada nella ripetizione della Scillato-Polizzi. Buona prova di Ivan Ferrarotti-Giò Agnese, assoluti dominatori fra le Due Ruote Motrici, capaci di chiudere tredicesimi assoluti, primi di Classe R3T e di Trofeo Renault Clio R3 Top con la loro Renault New Clio. Altre soddisfazioni arrivano dal giovanissimo Christofer Lucchesi affiancato dall’esperto Marco Pollicino, che ha portato la sua Abarth 124 rally al 18° posto nella classifica assoluta e primo nella categoria RGT in una gara non facile per le condizioni in cui si è disputata, che richiedeva ai piloti molta esperienza nelle scelte tecniche e nervi saldi in gara. Il giovane Lucchesi di esperienza ne ha poca (appena 11 gare in carriera), ma riesce a sopperire a questa mancanza con una classe cristallina.
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Se per l’equipaggio bresciano la gara era stata una cavalcata trionfale sulle rive del lago di Garda, Andrea Nucita e Marco Vozzo hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per conquistare un successo che li proietta fra le stelle del firmamento rallistico italiano. In un rally che ha fatto perdere il senso dell’orientamento tecnico alla maggior parte degli equipaggi, con cambiamenti meteorologici che spesso hanno interessato la stessa prova, passando da fondo asciutto ad uno bagnato e viceversa nell’arco di pochissimi chilometri, con condizioni di grip che stravolgevano gli assetti ad ogni curva, l’equipaggio della Hyundai i20 di Michele Bernini ha saputo mantenere calma e concentrazione dall’inizio alla fine dei 155 km cronometrati. Per questo è forse più significativo il fatto che Nucita-Vozzo non siano mai andati oltre l’ottavo tempo assoluto in prova, pagando al massimo 10” di ritardo al miglior tempo di speciale, come accaduto nel primo passaggio della Scillato-Polizzi di sabato mattina, speciale che apriva le ostilità della giornata. Di contro Nucita-Vozzo hanno impresso alla gara un ritmo altissimo a partire dal secondo giro sulle prove, proprio nella ripetizione della Scillato-Polizzi, in cui hanno siglato il miglior tempo, prendendo il comando della gara per non lasciarlo più fino al tripudio del palco arrivi di Piazza Garibaldi a Cefalù.
Perfettamente assecondati dai penumatici Michelin, di cui hanno usato tutte le mescole dalle morbide PilotSport R11 sino alle PilotSport R33, Andrea Nucita e Marco Vozzo sono passati al comando sulla settima prova speciale, prendendo il largo nella successiva Geraci-2, ribadendo la loro superiorità, risultando nuovamente di essere i più veloci nella Bergi-2 (nona prova della gara), a dimostrazione di una scelta di pneumatici e di assetti sempre perfetta. Nel terzo giro sulle prove ancora una doppia stoccata su Scillato-Polizzi e nella successiva Geraci, con un secondo tempo assoluto (con un ritardo di soli 8/10) a Bergi, ed eccoli acquisire un vantaggio di oltre 20” sul più immediato inseguitore, vantaggio non rassicurante, ma che permetteva al pilota messinese di gestire la situazione con un minimo di serenità. Alla fine il bilancio di Andrea Nucita-Marco Vozzo, con la loro Hyundai i20 di Bernini e pneumatici Michelin, è di un primo posto assoluto con 19”2 di vantaggio sul secondo classificato e cinque delle 15 prove speciali vinte. Non è un dominio, ma è una splendida vittoria in una giornata dalle mille sfide campali. Per questo ancor più bella.
Ritorno ai rally dopo l’assenza di Sanremo per il giovane molisano Giuseppe Testa, affiancato dal sammarinese Massimo Bizzocchi, Ford Fiesta R5, che ha concluso nono assoluto disputando una gara molto veloce ed attento a non commettere errori. Non è stata fortunata, invece, la prova di Simone Campedelli e Tania Canton, Ford Fiesta R5 Orange-1 Racing, che, dopo essersi imposti nella scivolosissima prova spettacolo di Termoli Imerese del venerdì, hanno lottato per il primato in classifica, vincendo altre due prove speciali (Geraci e Bergi) prima di uscire di strada nella ripetizione della Scillato-Polizzi. Buona prova di Ivan Ferrarotti-Giò Agnese, assoluti dominatori fra le Due Ruote Motrici, capaci di chiudere tredicesimi assoluti, primi di Classe R3T e di Trofeo Renault Clio R3 Top con la loro Renault New Clio. Altre soddisfazioni arrivano dal giovanissimo Christofer Lucchesi affiancato dall’esperto Marco Pollicino, che ha portato la sua Abarth 124 rally al 18° posto nella classifica assoluta e primo nella categoria RGT in una gara non facile per le condizioni in cui si è disputata, che richiedeva ai piloti molta esperienza nelle scelte tecniche e nervi saldi in gara. Il giovane Lucchesi di esperienza ne ha poca (appena 11 gare in carriera), ma riesce a sopperire a questa mancanza con una classe cristallina.
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