TROFEO ITALIANO AMATORI MISANO 2021
Il doppio round in terra romagnola (gare sprint il sabato, prove tradizionali, su dieci giri, la domenica) ha laureato i nuovi campioni che sono: Massimiliano Fenu (Yamaha – 600 Base); Nicola Bevilacqua (Honda – Rookie Challenge 600); Roberto Ferrara (Yamaha – 600 Pro); Luca Pelabasto (BMW – 1000 Base); Domenico Di Marco (Yamaha – 1000 Avanzata); Mauro Contu (BMW – Superior Cup) e Fabio Carminati (Yamaha – Rookie Challenge 1000) che vanno ad aggiungersi a Oscar Vivian (Aprilia) che ad agosto, al Mugello, si era già aggiudicato il titolo del Rookie Challenge Pro 1000.
Le gare della domenica hanno visto le affermazioni di Fenu (600 Base), Marco Bollini (Kawasaki – Rookie Challenge 600), Francesco Amati (Yamaha – 600 Pro), Pelabasto (1000 Base), Di Marco (1000 Avanzata), Filippo Marino (Kawasaki – Superior Cup) e Carminati (Rookie Challenge 1000).
Con i titoli ancora tutti da assegnare, l’ultimo atto del Trofeo Italiano Amatori 2021 ha offerto gare vibranti e spettacolari, sempre all’insegna di quell’equilibrio in ciascuna categoria che è la cifra distintiva del campionato.
La formula ideata da Daniele Alessandrini ed organizzata dal Moto Club Motolampeggio di Roma, giunta alla 17.a edizione, continua a mostrare la sua estrema validità e freschezza, riuscendo a portare alle competizioni in pista nuovi piloti che rappresentano autentica linfa vitale per la velocità nazionale.
L’edizione 2021 è stata ancora esaltata dalla monogomma Metzeler Racetec RR che, in tutte le versioni, ha continuato a garantire prestazioni, affidabilità, durata e convenienza.
A tutti i protagonisti del campionato, il patron Daniele Alessandrini, insieme al suo staff, ha dato appuntamento alle premiazioni che si svolgeranno a gennaio 2022, a Verona, al Motor Bike Expo.
I CAMPIONI
Massimiliano Fenu (600 Base) viene da Pieve di Curtarolo (PD), ha 28 anni ed è ingegnere in un’azienda che produce macchine per la lavorazione del marmo. Fino al 2015 praticava solo mototurismo, poi ha cominciato a gareggiare nella supermotard, infine, ad un corso di guida seguito ad Adria sotto la direzione di Marco Lucchinelli, è andato incontro alla svolta che ha caratterizzato la sua vita, non solo sportiva. Ha iniziato infatti a dimagrire, scendendo dai 95 kg di allora ai 68 attuali, ed ha abbandonato la moto da strada – su consiglio dell’ex-campione del mondo, che aveva notato una sua eccessiva spericolatezza – per quelle da competizione in pista. Nel 2019 ha compiuto la prima esperienza, pagata a suon di cadute e mancati risultati; nel 2021, da autentico pilota-meccanico che fa tutto da sé, con l’aiuto solo di alcuni amici, non professionisti, ha coronato con il titolo il proprio impegno. “Spero – ha detto “Feffe” – che la mia esperienza faccia da stimolo a tutti gli appassionati di velocità che, non disponendo di mezzi e possibilità, sono convinti di non potercela fare”.
Nicola Bevilacqua (Rookie Challenge 600) ha 32 anni, è nato a Sondrio e vive a Maranello dove svolge l’attività di designer presso la Ferrari. Per questo porta le gloriose insegne del Moto Club Maranello. Nel 2008 ha tentato, in maniera molto amatoriale, la strada della Mini GP; dal 2019 si è dedicato alla prove libere, quest’anno ha finalmente esordito, sfruttando la formula riservata ai Rookie. La sua Honda CBR 600 risale al 2003, durante la stagione ha ricevuto un forte aiuto dal Centro Corse Moto Rapallo.
Roberto Ferrara (600 Pro) ha 20 anni, è di Cagliari e svolge l’attività di meccanico di auto nell’officina di famiglia. Ha iniziato ad andare in moto alla tenera età di 4 anni, con le minimoto, formula in cui ha poi gareggiato, raccogliendo buoni risultati a livello nazionale. E’ approdato quindi alla Mini GP ma si è dovuto poi fermare per problemi di budget. Ha ripreso nel 2021, con il Trofeo Italiano Amatori. Il suo team è l’RP 82 Racing di Verona che lo ha fortemente voluto dopo alcuni test svolti a marzo e l’incontro è stato quanto mai felice per entrambi.
Luca Pelabasto (1000 Base) ha 42 anni, è di Montefiascone (VT) ed è commerciante di automobili. Ha iniziato a correre nel 2015, nel Trofeo Italiano Amatori, è stato fermo un paio di stagioni prima di riprendere nel 2021. Frequenta le corse con la moglie Emilia ed il figlio Matteo, che gli danno un fortissimo supporto; ha un meccanico personale, Alessandro Ferri, e nel paddock ha trovato nel Sisma Team non solo un supporto tecnico e organizzativo ma anche una grande amicizia che gli fa definire quel gruppo una sorta di “seconda famiglia”.
Mauro Contu (Superior Cup 1000) è di Cagliari, ha 41 anni ed è commerciante di auto. Grande amante della velocità, in tutte le sue espressioni, il neo-campione della top class ha gareggiato fin da giovanissimo prima con i kart, poi con le auto, ottenendo anche risultati di assoluto rilievo. Dopo alcune sessioni di prove libere a Mores fu convinto a passare alle moto ma è stato poi fermo una decina di anni per motivi familiari. Ha ripreso, subito nella Superior Cup, nel 2020, stagione che lo ha visto concludere in crescendo, al sesto posto assoluto, ma con prestazioni via via sempre più convincenti. Anche nel 2021 è stato supportato dal Team X-Gear insieme al quale ha disputato un campionato impeccabile, puntando fin dalle prime battute al successo pieno, poi puntualmente arrivato.
Fabio Carminati (Rookie Challenge 1000) proviene da Romano di Lombardia (BG), ha 31 anni ed è meccanico di auto. Incarna alla perfezione lo spirito dei piloti amatoriali e del Rookie Challenge, essendo al primo anno di gare ed avendo gareggiato a Misano per la seconda volta in vita sua. E’ sostenuto dal Sevent Team per la parte tecnica e dal Carminati Racing Team per la gestione dell’attività. Pratica il cross-fit, attività che reputa ideale per la preparazione delle corse in moto. Dopo aver raccontato di aver versato tante lacrime di gioia nel casco, durante le ultime battute della gara, quando si è sentito sicuro della vittoria, ha dedicato la vittoria ai suoi team, ai suoi sostenitori e alla compagna Martina.
LE GARE DELLA DOMENICA
CLASSE 600 BASE – Massimiliano Fenu con la quarta vittoria consecutiva, riesce ad annullare il ritardo accumulato nella prima parte del torneo e per una manciata di punti ha la meglio su Mirco Sadler e si aggiudica il titolo. Il padovano aveva una sola chance quella di vincere e lo ha fatto con determinazione, ha condotto quasi tutta la corsa, sempre tallonato oltre che da Sadler che nella fase centrale lo ha superato per un paio di giri, anche da Ferdinando Donati, caduto a poche curve dal traguardo quando era in piena bagarre per il podio e Federico Esposto. La gara è stata combattutissima con i piloti già citati che si sono battagliati dall’inizio alla fine. Poi l’epilogo con Fenu sul gradino più alto del podio che vale il campionato, quindi Esposto e lo sconsolato Sadler. Quarto Mori e quinto Donati nonostante la caduta, in quanto la bandiera rossa ha annullato il decimo giro con classifica al nono. Come noto in questa classe corrono anche i Rookie, con classifica separata. Qui la vittoria in gara è andata a Marco Bollini, settimo assoluto, ma il campionato se lo è aggiudicato Nicola Bevilacqua davanti a Bollini e Giancarlo Regnicoli.
CLASSE 600 PRO – Gara a Francesco Amati e titolo di campione 2021 a Roberto Ferrara, questa in sintesi l’esito finale della 600 Pro. Amati doveva vincere per tenere aperte le speranze di recuperare i punti che lo separavano da Ferrara e ha vinto, ma il sardo con una bella rimonta nella seconda metà della gara si è piazzato alle spalle del rivale rendendo quindi inutile la vittoria. La corsa è stata bella e combattuta con i piloti protagonisti del campionato che lo sono stati anche in questa circostanza. La prima parte è stato un duello ravvicinato fra Amati e Massimo Gamba, che si sono più volte scambiati le posizioni, con Ferrara che controllava a distanza, poi dal sesto passaggio in poi il cagliaritano si è scrollato dalle spalle Alessandro Peri riportandosi sui battistrada. In breve ha avuto la meglio su Gamba, ma intanto Amati aveva allungato, a questo punto i giochi per il campionato erano chiusi a favore di Ferrara. La bandiera a scacchi ha sancito la vittoria in gara di Amati su Ferrara e Gamba, quarto Peri e quinto ma molto attardato Sorrentino.
CLASSE 1000 BASE – Luca Pelabasto (BMW) domina la corsa dall’inizio alla fine e oltre alla gara conquista anche il titolo. L’unico ancora in grado di contenderglielo era Leonardo Fanizzi (Yamaha) già vincitore di gara uno, ma è caduto alla Quercia nelle primissime fasi della corsa, quindi a questo punto tutto facile per Pelabasto che nonostante le segnalazioni ricevute dai box ha proseguito guidando al meglio, rispondendo colpo su colpo ai vari tentativi portatigli nel finale soprattutto da Michele Luciani (BMW). Questi ha insistito sino l’ultimo giro per provare a strappare la vittoria al viterbese. Tutto inutile, perché come detto, Pelabasto non solo non ha mollato ma ha ulteriormente incrementato il vantaggio proprio nel giro conclusivo. Lorenzo Farinelli ha conquistato l’ultimo gradino del podio precedendo Adamo Borrielli e Andrea Orofino calato nel finale dopo essere stato a lungo a ridosso dei due battistrada.
CLASSE 1000 AVANZATA – Con già il titolo assegnato a Domenico Di Marco (Yamaha) la gara è vissuta tutta sulla lotta per i restanti gradini del podio del campionato con protagonisti Fabio Gazzarri (BMW) e Cristian De Noni (Yamaha), ma chi pensava che Di Marco avrebbe fatto una gara a risparmio non aveva fatto i conti con l’inesauribile voglia di vincere del pilota di Vasto. Infatti, pronti via e l’abruzzese prende subito le redini della corsa e non le mollerà più fino la bandiera a scacchi. Dietro è stata gara vera fra Gazzarri, Puglisi e Imbastaro, poi terminati nell’ordine, nello spazio di un secondo, mentre non è stato mai della partita De Noni che alla fine è terminato quinto ma abbastanza attardato. Gara sfortunata per Fabrizio Riccardo Scassa (Yamaha) che dopo la caduta in gara uno, stessa sorte anche in quella odierna, quando era immediatamente a ridosso dei migliori.
CLASSE SUPERIOR CUP – Gara caratterizzata da doppia partenza infatti, a causa di un problema tecnico a una moto, è stata data bandiera rossa al quarto giro, in quel momento in testa c’era la wild card Filippo Marino con Luigi La Placa (Ducati) già vincitore della gara sprint del sabato ad inseguire, poi tutti i migliori in scia. Procedura di quick restart e questa volta è Raffaele Rubino (Honda) a bruciare tutti e prendere il comando delle operazioni con La Placa in scia, ma questi non chiude il primo giro che scivola senza conseguenze ed è costretto al ritiro. Rubino prova ad allungare ma Marino non lo molla poi, subito dietro, Christian Micochero (Yamaha) e Mauro Contu (BMW) si limitano a controllare la situazione. Soprattutto Contu non prende rischi in quanto la posizione gli vale comunque il titolo. All’ultimo giro Marino passa a condurre e vince in volata su Rubino che comunque si aggiudica il massimo punteggio in quanto il vincitore è una wild card, ma Contu si piazza subito alle spalle di Rubino e così chiude i conti e porta a casa il titolo 2021. Quarto giunge Micochero che precede Cirotto.
ROOKIE CHALLENGE 1000 – Week end sicuramente da ricordare per il trentunenne lombardo Fabio Carminati (Yamaha) che grazie alla splendida doppietta, oltre a conquistare due vittorie consecutive, si aggiudica anche il titolo della Rookie 1000, scavalcando Gianluca Di Resta al comando della classifica generale prima di questo round conclusivo. La gara è stata un monologo di Carminati, scattato dalla pole ha subito preso le redini della corsa guadagnando margine sui rivali ad ogni giro fino il terzultimo passaggio, quando ha tirato i remi in barca, dando l’impressione al gruppetto degli inseguitori, guidati prima da Massimiliano Contu (Yamaha) e poi da Marco Luppi (Ducati) di poter essere ripreso, ma il battistrada ha immediatamente ristabilito le distanze andando a cogliere il meritato successo che come detto gli vale anche il titolo. Alle spalle del dominatore della corsa sono giunti nell’ordine: Gallo, Luppi, Sallustro e Contu, solo ottavo Di Resta che partito malissimo ha recuperato ma non quanto sarebbe servito per mettere in dubbio il titolo di Carminati.
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LE GARE DELLA DOMENICA
CLASSE 600 BASE – Massimiliano Fenu con la quarta vittoria consecutiva, riesce ad annullare il ritardo accumulato nella prima parte del torneo e per una manciata di punti ha la meglio su Mirco Sadler e si aggiudica il titolo. Il padovano aveva una sola chance quella di vincere e lo ha fatto con determinazione, ha condotto quasi tutta la corsa, sempre tallonato oltre che da Sadler che nella fase centrale lo ha superato per un paio di giri, anche da Ferdinando Donati, caduto a poche curve dal traguardo quando era in piena bagarre per il podio e Federico Esposto. La gara è stata combattutissima con i piloti già citati che si sono battagliati dall’inizio alla fine. Poi l’epilogo con Fenu sul gradino più alto del podio che vale il campionato, quindi Esposto e lo sconsolato Sadler. Quarto Mori e quinto Donati nonostante la caduta, in quanto la bandiera rossa ha annullato il decimo giro con classifica al nono. Come noto in questa classe corrono anche i Rookie, con classifica separata. Qui la vittoria in gara è andata a Marco Bollini, settimo assoluto, ma il campionato se lo è aggiudicato Nicola Bevilacqua davanti a Bollini e Giancarlo Regnicoli.
CLASSE 600 PRO – Gara a Francesco Amati e titolo di campione 2021 a Roberto Ferrara, questa in sintesi l’esito finale della 600 Pro. Amati doveva vincere per tenere aperte le speranze di recuperare i punti che lo separavano da Ferrara e ha vinto, ma il sardo con una bella rimonta nella seconda metà della gara si è piazzato alle spalle del rivale rendendo quindi inutile la vittoria. La corsa è stata bella e combattuta con i piloti protagonisti del campionato che lo sono stati anche in questa circostanza. La prima parte è stato un duello ravvicinato fra Amati e Massimo Gamba, che si sono più volte scambiati le posizioni, con Ferrara che controllava a distanza, poi dal sesto passaggio in poi il cagliaritano si è scrollato dalle spalle Alessandro Peri riportandosi sui battistrada. In breve ha avuto la meglio su Gamba, ma intanto Amati aveva allungato, a questo punto i giochi per il campionato erano chiusi a favore di Ferrara. La bandiera a scacchi ha sancito la vittoria in gara di Amati su Ferrara e Gamba, quarto Peri e quinto ma molto attardato Sorrentino.
CLASSE 1000 BASE – Luca Pelabasto (BMW) domina la corsa dall’inizio alla fine e oltre alla gara conquista anche il titolo. L’unico ancora in grado di contenderglielo era Leonardo Fanizzi (Yamaha) già vincitore di gara uno, ma è caduto alla Quercia nelle primissime fasi della corsa, quindi a questo punto tutto facile per Pelabasto che nonostante le segnalazioni ricevute dai box ha proseguito guidando al meglio, rispondendo colpo su colpo ai vari tentativi portatigli nel finale soprattutto da Michele Luciani (BMW). Questi ha insistito sino l’ultimo giro per provare a strappare la vittoria al viterbese. Tutto inutile, perché come detto, Pelabasto non solo non ha mollato ma ha ulteriormente incrementato il vantaggio proprio nel giro conclusivo. Lorenzo Farinelli ha conquistato l’ultimo gradino del podio precedendo Adamo Borrielli e Andrea Orofino calato nel finale dopo essere stato a lungo a ridosso dei due battistrada.
CLASSE 1000 AVANZATA – Con già il titolo assegnato a Domenico Di Marco (Yamaha) la gara è vissuta tutta sulla lotta per i restanti gradini del podio del campionato con protagonisti Fabio Gazzarri (BMW) e Cristian De Noni (Yamaha), ma chi pensava che Di Marco avrebbe fatto una gara a risparmio non aveva fatto i conti con l’inesauribile voglia di vincere del pilota di Vasto. Infatti, pronti via e l’abruzzese prende subito le redini della corsa e non le mollerà più fino la bandiera a scacchi. Dietro è stata gara vera fra Gazzarri, Puglisi e Imbastaro, poi terminati nell’ordine, nello spazio di un secondo, mentre non è stato mai della partita De Noni che alla fine è terminato quinto ma abbastanza attardato. Gara sfortunata per Fabrizio Riccardo Scassa (Yamaha) che dopo la caduta in gara uno, stessa sorte anche in quella odierna, quando era immediatamente a ridosso dei migliori.
CLASSE SUPERIOR CUP – Gara caratterizzata da doppia partenza infatti, a causa di un problema tecnico a una moto, è stata data bandiera rossa al quarto giro, in quel momento in testa c’era la wild card Filippo Marino con Luigi La Placa (Ducati) già vincitore della gara sprint del sabato ad inseguire, poi tutti i migliori in scia. Procedura di quick restart e questa volta è Raffaele Rubino (Honda) a bruciare tutti e prendere il comando delle operazioni con La Placa in scia, ma questi non chiude il primo giro che scivola senza conseguenze ed è costretto al ritiro. Rubino prova ad allungare ma Marino non lo molla poi, subito dietro, Christian Micochero (Yamaha) e Mauro Contu (BMW) si limitano a controllare la situazione. Soprattutto Contu non prende rischi in quanto la posizione gli vale comunque il titolo. All’ultimo giro Marino passa a condurre e vince in volata su Rubino che comunque si aggiudica il massimo punteggio in quanto il vincitore è una wild card, ma Contu si piazza subito alle spalle di Rubino e così chiude i conti e porta a casa il titolo 2021. Quarto giunge Micochero che precede Cirotto.
ROOKIE CHALLENGE 1000 – Week end sicuramente da ricordare per il trentunenne lombardo Fabio Carminati (Yamaha) che grazie alla splendida doppietta, oltre a conquistare due vittorie consecutive, si aggiudica anche il titolo della Rookie 1000, scavalcando Gianluca Di Resta al comando della classifica generale prima di questo round conclusivo. La gara è stata un monologo di Carminati, scattato dalla pole ha subito preso le redini della corsa guadagnando margine sui rivali ad ogni giro fino il terzultimo passaggio, quando ha tirato i remi in barca, dando l’impressione al gruppetto degli inseguitori, guidati prima da Massimiliano Contu (Yamaha) e poi da Marco Luppi (Ducati) di poter essere ripreso, ma il battistrada ha immediatamente ristabilito le distanze andando a cogliere il meritato successo che come detto gli vale anche il titolo. Alle spalle del dominatore della corsa sono giunti nell’ordine: Gallo, Luppi, Sallustro e Contu, solo ottavo Di Resta che partito malissimo ha recuperato ma non quanto sarebbe servito per mettere in dubbio il titolo di Carminati.
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