12 ore del Mugello Jacopo Faccioni secondo con la Lamborghini

Le gare di durata sono una nuova esperienza per Jacopo Faccioni che nella 12 ore del Mugello ha conquistato la seconda posizione con la Lamborghini Huracan della VSR nella categoria SPX.
Spettacolare la gara che vedeva ai nastri di partenza oltre 60 auto di diverse categorie ed anche molto differenti fra loro per prestazioni; da tutto il mondo oltre 200 i piloti che si sono alternati alla guida e un colpo d’occhio veramente affascinante.
Quando si pensa alle gare di durata subito la mente va alla 24 ore di Le Mans, forse la più famosa competizione al mondo, con la partecipazione delle case ufficiali che si preparano da un anno all’altro per poter ambire alla vittoria.
L’autodromo del Mugello non ha l’autorizzazione della Federazione Internazionale dell’Automobilismo per ospitare le gare in notturna così la competizione è stata spezzata in due : 4 ore il venerdì e 8 ore il sabato con le auto a parco chiuso nell’intervallo fra la prima e la seconda parte.
La perfetta organizzazione del Team, la veloce e redditizia guida dei compagni, l’attenzione tecnica e l’ottima preparazione del mezzo hanno portato a questo brillantissimo risultato.
Anche il Team era al suo debutto in questa tipologia di gare e se non ci fosse stato un inconveniente tecnico dovuto ad uno pneumatico si poteva ambire alla vittoria. Al traguardo l’auto si è classificata dodicesima assoluta, posizione eccelsa visto il numero dei partenti e delle auto di categoria superiore.
Quattro i piloti che si sono alternati alla guida con stint di poco meno due ore ciascuno: Jacopo Faccioni, Jaap Bartels (olandese), Jia Tong Liang (Cinese) e Daniel Mancinelli (Italiano).
La gara è partita Venerdì 18 con alla guida Jacopo Faccioni che al momento del passaggio di consegne a Liang era primo; a Liang è succeduto Bartels per l’ultimo quarto d’ora prima dell’interruzione della gara dopo 4 ore.
Purtroppo l’inconveniente tecnico è avvenuto proprio a Bartels che è stato costretto al rientro ai box poco prima dell’interruzione. Ciò ha comportato una penalità di 2 giri poiché non è permesso il pit negli ultimi 10 minuti.
La gara è ripresa per le successive otto ore alle 9,30 di sabato 19 con le auto che sono rimaste in parco chiuso senza possibilità di intervento dei meccanici.
Si sono alternati alla guida prima Bartels, che si è fermato al primo giro per sostituire i pneumatici e risolvere così il problema, rilevato alla guida poi da Mancinelli, quindi è entrato Faccioni, poi Liang ed infine nuovamente Bartels.
“Sono gare completamente diverse da quelle a cui ero abituato – sostiene Jacopo Faccioni – L’abilità consiste nel cercare di essere veloci, ma costanti; è necessario preservare l’auto e stare attenti a non commettere alcun errore. Eravamo assistiti dal preparatore atletico che ci ha aiutato a conservare la concentrazione e a mantenere una costanza di rendimento.
L’organizzazione del Team, le strategie per i cambi gomme , i rifornimenti, i cambi pilota, le sostituzioni di pastiglie freni, sono fondamentali. Fare queste operazioni nei momenti opportuni, quali ad esempio nei periodi di neutralizzazione per incidenti o interventi in pista dei mezzi di soccorso possono far guadagnare tempo prezioso. Mi sono divertito e voglio sottolineare che l’intesa con gli altri piloti è stata assoluta, che i meccanici e tecnici non hanno mollato un attimo così come Vincenzo Sospiri che è rimasto al muretto box per tutta la durata della gara”.
Jacopo Faccioni nel corso dell’anno si cimenterà nuovamente in gare di durata con la speranza di guadagnare una sola posizione rispetto a quella maturata al traguardo.
2016-03-22
2016-03-22