Gran Premio di Spagna Jerez de la Frontera Takaaki Nakagami
Umori diversi nello stesso garage. Da un lato, Takaaki Nakagami: si è visto sfuggire di mano il podio,
per un battito di ciglia, ma il quarto posto è un risultato importante che dimostra continuità di
rendimento ad alto livello. Ha raccolto punti pesanti in prospettiva campionato; si lascia andare,
stanco per la gara, sul seggiolino con un sospiro ma anche con un sorriso stampato sul volto.
Dall'altro, Julian Simon: in squadra, tutti conoscono le sue doti, e tutti sono dispiaciuti per non
essere riusciti a metterlo in grado di mostrale. E' un momento difficile, per il bravo spagnolo, ed il
team sta cercando di aiutarlo non solo tecnicamente, ma anche sostenendolo assolutamente.
Takaaki Nakagami (45'12”171 - 4°) “Non eravamo in palla tanto quanto in Qatar o ad Austin, ma portiamo a casa un bel risultato, di cui possiamo essere contenti. Le difficoltà sono arrivate soprattutto per lo scarso grip; durante l'intero week-end abbiamo provato messe a punto differenti, ed abbiamo tentato qualcosa di diverso persino nel warm-up. Non abbiamo però ottenuto la risposta desiderata, e siamo tornati al set-up precedente. In gara, sono partito bene, avendo come obiettivo quello di rimanere nel gruppetto dei migliori. Per cinque o sei giri, il feeling con la moto è risultato eccellente; poi, ha iniziato a scivolare il posteriore... Allora, ho modificato il mio stile di guida, sempre al massimo ma cercando, contemporaneamente, di essere delicato. Ed ha funzionato; la battaglia per il terzo posto è stata divertente, anche se poi mi è sfuggita per... per quanto? Un metro? Certo, peccato. Ma pensiamo ai punti importanti raccolti per il campionato”.
Claudio Macciotta (responsabile tecnico di Takaaki Nakagami) “Bravo, Takaaki. Ha giocato tutte le carte che aveva a disposizione; sempre combattivo, sempre concentrato. Senza l'imbarcata alla curva tre, avrebbe difeso le proprie chance addirittura con maggiore efficacia. Se riusciremo a sviluppare ancor maggiormente il lavoro sul set-up di gara, faremo un altro bel passo avanti”. Julian Simon (45'49”394 - 17°) “Un week-end difficile, che si è concluso con una gara difficile. Non sono partito troppo bene; alla prima curva mi sono allargato troppo, ed ho perso diverse posizioni. Nel T1 e T4, ho continuato a soffrire: sono stati i tratti più difficili. Incredibile come le condizioni siano cambiate rispetto ai test... che fare per risalire? Il primo passo, sarà cancellare le sensazioni negative e concentrarsi sul lavoro da fare a Le Mans. Una pista che, tra l'altro, mi piace”. Pierluigi Aldrovandi (responsabile tecnico di Julian Simon) “Speravamo molto meglio. Nel warmup abbiamo adottato un setting che gli era piaciuto, ed eravamo moderatamente ottimisti. Però in gara, mi ha detto, la moto non entrava bene in curva. C'è da lavorare”.
Luigi Pansera (Team Manager) “Abbiamo sfiorato il podio: è un po' un peccato che ci abbiano soffiato il gradino all'ultimo momento, ma la gara di Takaaki è stata rimarchevole. Di Julian possiamo dire solo una cosa: sappiamo quanto vale, e lo aspettiamo. Saprà dimostrarlo”.
2014-09-05
Takaaki Nakagami (45'12”171 - 4°) “Non eravamo in palla tanto quanto in Qatar o ad Austin, ma portiamo a casa un bel risultato, di cui possiamo essere contenti. Le difficoltà sono arrivate soprattutto per lo scarso grip; durante l'intero week-end abbiamo provato messe a punto differenti, ed abbiamo tentato qualcosa di diverso persino nel warm-up. Non abbiamo però ottenuto la risposta desiderata, e siamo tornati al set-up precedente. In gara, sono partito bene, avendo come obiettivo quello di rimanere nel gruppetto dei migliori. Per cinque o sei giri, il feeling con la moto è risultato eccellente; poi, ha iniziato a scivolare il posteriore... Allora, ho modificato il mio stile di guida, sempre al massimo ma cercando, contemporaneamente, di essere delicato. Ed ha funzionato; la battaglia per il terzo posto è stata divertente, anche se poi mi è sfuggita per... per quanto? Un metro? Certo, peccato. Ma pensiamo ai punti importanti raccolti per il campionato”.
Claudio Macciotta (responsabile tecnico di Takaaki Nakagami) “Bravo, Takaaki. Ha giocato tutte le carte che aveva a disposizione; sempre combattivo, sempre concentrato. Senza l'imbarcata alla curva tre, avrebbe difeso le proprie chance addirittura con maggiore efficacia. Se riusciremo a sviluppare ancor maggiormente il lavoro sul set-up di gara, faremo un altro bel passo avanti”. Julian Simon (45'49”394 - 17°) “Un week-end difficile, che si è concluso con una gara difficile. Non sono partito troppo bene; alla prima curva mi sono allargato troppo, ed ho perso diverse posizioni. Nel T1 e T4, ho continuato a soffrire: sono stati i tratti più difficili. Incredibile come le condizioni siano cambiate rispetto ai test... che fare per risalire? Il primo passo, sarà cancellare le sensazioni negative e concentrarsi sul lavoro da fare a Le Mans. Una pista che, tra l'altro, mi piace”. Pierluigi Aldrovandi (responsabile tecnico di Julian Simon) “Speravamo molto meglio. Nel warmup abbiamo adottato un setting che gli era piaciuto, ed eravamo moderatamente ottimisti. Però in gara, mi ha detto, la moto non entrava bene in curva. C'è da lavorare”.
Luigi Pansera (Team Manager) “Abbiamo sfiorato il podio: è un po' un peccato che ci abbiano soffiato il gradino all'ultimo momento, ma la gara di Takaaki è stata rimarchevole. Di Julian possiamo dire solo una cosa: sappiamo quanto vale, e lo aspettiamo. Saprà dimostrarlo”.
2014-09-05