Qualifiche Michelin Power Cup Vallelunga Andrea Tartari Cristian Serri
econdo appuntamento stagionale con la Michelin Power Cup all’Autodromo “Piero Taruffi” di Vallelunga. Dopo il brillante debutto di Misano, che ha confermato una volta di più il grande valore del nuovo pneumatico che prende il nome dal trofeo, il circuito capitolino ospita le prime rivincite e le verifiche dei valori emersi in riva all’Adriatico. L’andamento meteorologico a due volti della giornata di qualificazioni ha anche presentato uno scenario molto vario, con sole caldo la mattina e cielo nuvoloso e vento fresco e teso al pomeriggio, ma per fortuna senza pioggia. La caratteristica che emerge con maggior forza è comunque l’equilibrio che regna in entrambe le classi. Basta pensare che, nella 600, i primi tre sono racchiusi in appena 31 millesimi con il poleman Lorenzo Favi (Yamaha) che vanta un margine di appena 8 millesimi su Mirko Galasso (Yamaha) e poco più su Nicola Del Vecchio (Triumph). Nella 1000 solo 89 millesimi dividono il poleman Andrea Tartari (BMW) dal suo inseguitore Cristian Serri (BMW) mentre Fabio Villa (BMW) è a meno di mezzo secondo. Una situazione di incertezza che regala grande pathos alle gare e che conferma la validità della formula cosiddetta “amatoriale” che prevede lo sbarramento ai piloti troppo veloci. Qualifiche da brivido per la 600: a dispetto del meteo sfavorevole, che ha maggiormente penalizzato la categoria inferiore rispetto alla top class, nel secondo turno si è scatenata una vera e propria “caccia” alla pole position che, alla fine di una sessione al cardiopalma, ha premiato Lorenzo Favi (Yamaha). Il diciannovenne ravennate, studente all’istituto per geometri, già velocissimo nelle prove di Misano e poi secondo in gara alle spalle di Altomonte, ha fatto segnare un 1’46”922 che, per soli 4 millesimi, gli ha regalato la posizione di partenza al palo. Ad essere beffato nella ultime battute del turno di prova è stato il venticinquenne pugliese Mirko Galasso (Yamaha) che aveva provato continuamente a scendere sotto il muro del “47. Completa la prima fila un altro pugliese, il quindicenne di Zapponeta Nicola Del Vecchio, la grande scoperta del campionato, già vittorioso a Misano ma poi estromesso dalla classifica per un’irregolarità tecnica. Il giovanissimo pilota della Triumph era risultato il più veloce nel primo turno poi era scivolato ed i suoi meccanici avevano dovuto lavorare nella pausa per rimettere a posto la moto, peraltro poco danneggiata. Seconda fila della griglia di partenza, nell’ordine, per il napoletano Nespoli (Honda), il laziale Amici (Yamaha) e il milanese Altomonte (Honda). Come detto, nella 1000 a conquistare la posizione di partenza numero uno è stato invece Andrea Tartari con meno di un decimo di vantaggio su Cristian Serri e mezzo secondo su Fabio Villa, tutti e tre su BMW. Il preannunciato cambiamento delle condizioni meteo non ha impedito ai piloti della 1000 di migliorare le prestazioni del primo turno. Al vertice della classifica è rimasto comunque il trentacinquenne bergamasco Andrea Tartari (già secondo alle spalle di Cristian Serri nel round d’apertura di Misano) con il tempo di 1’43”4, realizzato nel primo turno. Il portacolori del team brianzolo VECM Racing si è poi solo avvicinato a questo limite nel pomeriggio, facendo segnare un 43”8. Tartari partirà dunque dalla pole position avendo di fianco a sé Serri, dominatore della prima prova al punto da essere considerato da alcuni già l’ “ammazza-campionato”. Invece il torinese è riuscito nel secondo turno ad avvicinarsi a Tartari ma non a sopravanzarlo: il margine tra i due è limitato ad 89 millesimi, situazione che dovrebbe garantire una gara ancor più spettacolare di quella disputata in Romagna. Netto miglioramento anche per il brianzolo Fabio Villa (BMW), animatore del team VECM, che è riuscito a strappare nella qualifica decisiva un 43”9 che lo ha proiettato verso la prima fila. Villa era apparso molto brillante già nel primo turno quando i suoi tempi intermedi sembravano preludere a giri velocissimi poi vanificati però dal “traffico” trovato in pista. Alle spalle dei primi tre, ma oltre il “muro” dell’1’43”, si trovano, nell’ordine, il ventisettenne pugliese Gianni Colazzo (BMW), il trentatreenne viterbese Leonardo Beretta (Suzuki) e il compagno di squadra di Colazzo nel Team Galasso, Daniele Sessa (BMW).
2014-09-08
2014-09-08